Il mondo dice addio alla Regina Elisabetta

09 September 2022 IN Attualità
Il mondo dice addio alla Regina Elisabetta

L'annuncio ufficiale della morte è arrivato con una nota di Buckingham Palace: "Sua Maestà è morta pacificamente oggi pomeriggio a Balmoral” circondata dall’affetto dei suoi cari, tra cui i suoi quattro figli Carlo, Andrea, Anna ed Edoardo.

Dopo la preoccupazione del mondo sulla salute della longeva Regina, Elisabetta II è morta, ieri 8 settembre 2022, a 96 anni dopo aver raggiunto il giubileo di Platino per i 70 anni del suo regno. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, poche ore dopo aver stretto la mano al quindicesimo Primo Ministro, Liz Truss.

Si chiude così un capitolo di storia durato 70 anni. Il Regno Unito, i Paesi dell’ex impero britannico e il mondo intero dicono addio in un clima di profonda commozione alla “Regina dei Record”, un evento inevitabile ma quanto mai sconvolgente che segna il cambio di un’epoca. 

Una vita di record quella di Elisabetta, che con i suoi 70 anni di regno è diventata la monarca più longeva nella storia del Regno Unito nel settembre 2015, quando ha superato i 63 anni e 216 giorni sul trono della sua trisavola, la regina Vittoria. In oltre 96 anni di vita ha visitato 120 nazioni percorrendo 2 milioni di km e facendo 42 volte il giro della Terra; ha visto avvicendarsi 15 primi ministri, 7 Papi e 14 presidenti degli Usa, un
patrimonio stimato di 350 milioni di euro, 125 milioni di sudditi, 35 monete del mondo riportano la sua faccia stampata, e 30 cani corgi posseduti. 

Diventata regina con un colpo di scena, Elisabetta non era destinata al trono. Il Sovrano, suo zio Re Edoardo VIII abdicò a sorpresa nel 1936 e lasciò il regno al padre di Elisabetta, Giorgio VI. Dopo la morte di questi, Elisabetta divenne regina a soli 25 anni il 6 febbraio 1952: primo ministro era Winston Churchill, presidente Usa Harry Truman, e poi lei una donna così giovane improvvisamente in mezzo a un mondo maschile.

Fedele ai doveri e all'immagine di 'prima funzionaria' del regno, Elisabetta ha svolto il suo ruolo fino in fondo. Ha traghettato il Paese in tempi nuovi senza intaccare la sostanziale fedeltà alla corona. Il suo percorso personale iniziato fra le due guerre è proseguito passando dai paludati anni '50 alla swinging London dei '60 e '70; dalla stagione thatcheriana (con annesse deregulation, guerra delle Falkland e 'matrimonio del secolo' fra Carlo e Diana) a quella del New Labour di Tony Blair tramontato con l'avventura bellica in Iraq; dall'ingresso nel terzo millennio dell'era cristiana, in una Londra sempre più cosmopolita, fino al 'matrimonio del secolo' bis tra William e Kate, alla Brexit. E infine alla pandemia globale di Covid, ultimo nemico infido anche per lei. Alti e bassi nella vita del Paese e del mondo, come in quella d'una donna educata a prepararsi a diventare regina fin da piccola e successivamente sposa a soli 21 anni di Filippo di Edimburgo; madre di 4 figli (Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo); nonna e bisnonna di 20 tra nipoti e pronipoti, da William al fuggitivo Harry agli altri. Il tutto sulla scia d'una popolarità raramente messa in discussione.

Imperturbabile nei modi, sempre attenta a non lasciar trasparire emozioni che potevano essere interpretate come un endorsement politico, guardiana dell'ortodossia costituzionale, che vuole la Monarchia estranea al dibattito pubblico, la Sovrana è riuscita ad attraversare indenne trasformazioni sociali epocali, conquistando la stima del suo popolo grazie alla capacità di cavalcare i cambiamenti e mantenere il tipico “aplomb britannico anche davanti alle crisi più profonde. Il carattere e la dignità con la quale ha affrontato gli attacchi del tempo, l’hanno resa uno dei personaggi storici fra i più rilevanti e amati degli ultimi due secoli.

Ancora a maggio 8 sudditi su 10 esprimevano un giudizio entusiasta su Elisabetta che era il membro della famiglia reale più amato sia dagli adulti che dai giovani della generazione Z.

Quello che ha cercato di fare durante il suo regno l’ha detto lei stessa in una frase che voleva essere quasi un testamento “È facile odiare e distruggere. Il difficile è amare e costruire”.

Eravamo tutti convinti che fosse immortale e invece Elisabetta II esce di scena con la consapevolezza che la sua immagine composta e fiera rimarrà impressa nella memoria di tutti.
 

“Ho vissuto abbastanza a lungo per sapere che le cose non restano uguali a lungo” - Elisabetta II (1926-2022)


Fonte: Ansa


 

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