Il Pignoramento Presso Terzi del Conto Corrente
Tra le prime misure adottate a marzo dello scorso anno a livello nazionale per mitigare il rischio di liquidità conseguente agli interventi emergenziali per fronteggiare l’epidemia da Covid-19 vi sono state quelle previste dal Decreto Cura Italia (D.L. 18/2020), le quali hanno consentito alle PMI, ai lavoratori autonomi e ai professionisti, con esposizioni debitorie “in bonis” verso il sistema bancario e che hanno subito in via temporanea carenze di liquidità, di poter beneficiare della sospensione del pagamento dei rimborsi rateali degli affidamenti in essere nonché della sospensione della revoca delle aperture di credito in conto corrente e dello smobilizzo crediti, come pure di poter usufruire della proroga della scadenza dei prestiti non rateali.
I decreti che si sono susseguiti nei mesi scorsi, il lockdown derivato dalla pandemia Covid e la chiusura dei tribunali hanno contribuito a rallentare le procedure legali legate alle attività di recupero dei crediti, che ha perso oltre un quarto degli importi.
Seppur vero che, in attesa della ripresa a regime delle attività nei tribunali, è prevalsa la gestione stragiudiziale, è anche vero che la propensione del debitore al ripagamento spontaneo del debito è oggi certamente meno efficace.
Ricordiamo che secondo quanto previsto dalle norme del codice di procedura civile i creditori possono soddisfare le loro pretese aggredendo i beni del debitore in vari modi, differenti a seconda che questi siano mobili o immobili e che siano nella disponibilità del debitore o di un terzo.
Il pignoramento presso terzi riguarda i beni del debitore che sono nella disponibilità del terzo.
Tra questi il pignoramento del conto corrente è certamente uno degli strumenti giuridici che consente al creditore di recuperare quanto gli spetta dal debitore insolvente.
Nello specifico, l’espropriazione di denaro su un conto corrente postale o bancario avviene a seguito di una notifica al debitore di un atto di pignoramento.
Quest’ultimo consente di bloccare una somma in deposito su un conto per garantire il pagamento da parte del debitore insolvente o la riscossione del creditore.
La legge stabilisce che, una volta presentato l’atto giudiziario di pignoramento, la banca o l’ente postale può procedere a bloccare la somma intera presente su un normale conto corrente, o una parte di essa (la parte che supera il triplo dell’assegno sociale) se il conto è di appoggio per la ricezione dello stipendio di un lavoratore.
Il pignoramento dei conti correnti torna a essere lo strumento giuridico più idoneo allo scopo di saldare i debiti del titolare.
Individuare il conto corrente bancario, postale on line è indispensabile per poter far valere il proprio titolo esecutivo.
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Le indagini permettono di individuare i conti correnti bancari, postali oppure on line di una persona fisica e/o giuridica.
MONEY è un’indagine puntuale ed approfondita che consente di rintracciare i rapporti di uno o più istituti di credito, attraverso cui è possibile effettuare pignoramenti delle eventuali somme depositate.
Il dossier è inoltre impreziosito da ulteriori verifiche circa l’eventuale coinvolgimento in reati di natura penale a monte del riciclaggio.
Si individuano in tal modo ulteriori eventuali notizie ed indiscrezioni impattanti sulla patrimonialità del soggetto.
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