L’addio a Carla Fracci, l’étoile milanese icona di stile ed eleganza
Si è spenta nel pomeriggio di ieri nella sua casa milanese, nel riserbo e nell’eleganza che l’hanno sempre contraddistinta l'étoile Carla Fracci. Le condizioni di salute della prima ballerina della Scala di Milano, 84 anni, si erano aggravate negli ultimi giorni: lottava contro il cancro, una battaglia che ha combattuto fino all’ultimo. Da quanto si apprende, la signora della danza italiana era malata da tempo ma lei stessa, e il suo staff, hanno voluto mantenere uno stretto silenzio sulle sue reali condizioni di salute.
Il Teatro alla Scala, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo, ha fatto sapere in una nota la Scala dando la notizia della sua scomparsa. Carla Fracci è stata una figura cardine della storia della danza e di quella del Teatro alla Scala – si legge ancora – ma anche un personaggio di riferimento per la città di Milano e per tutta la cultura italiana. La storia fiabesca della figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo ha ispirato generazioni di giovani, non solo nel mondo della danza.
Le straordinarie doti artistiche e umane che possedevano, hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale. Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese.
Carla Fracci è stata una delle personalità più importanti della storia della danza alla Scala. Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro.
Classe 1936, figlia di un tramviere dell’Atm, ha studiato alla scuola di ballo della Scala, di cui nel 1958 è diventata prima ballerina e poi étoile.
Fuori dal Teatro, uno scampanellio di tram lungo un minuto è stato suonato alle 12 in punto, in memoria della Fracci. Per tutta la giornata, dalle 12 alle 18, tutti i tram 1, la linea presso cui prestava servizio il padre dell'étoile, scampanelleranno al loro passaggio come faceva il papà Luigi ogni volta che passava davanti alla Scala.
Con la scomparsa di Carla Fracci Milano "perde una parte della sua storia recente". La Fracci, ricorda Sala, "ha amato Milano profondamente e credo che raramente si sia visto un ricambio così sincero da parte della città. Si tratta di uno dei rari casi in cui tutti sono a favore, in cui tutti l'hanno ammirata e amata. E anche una bella storia, nascere in una famiglia normale, con una volontà di costruire qualcosa di importante per te e perché ti sta intorno". La storia di Carla Fracci "è anche un po' Milano, l'idea di dare opportunità a chi lo vuole, l'idea dell'accoglienza per tutti, però lei certamente ci ha dato un lustro difficile da immaginare e da poter ripetere. E chiaro che c'è il dolore, ma c'è anche la consapevolezza di quanto amore è circolato fra lei e la città".
"Il pubblico avverte sempre quando un artista è autentico, è sincero, e dedicato fino in fondo. Soltanto, con queste condizioni, può nascere, nell'interpretazione, la magia".
Carla Fracci
Buon viaggio Carla.
Grazie per la tua leggerezza, per la tua armonia, per il tuo carisma e per la tua eleganza.
Autore immagine: Misia22442
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