Le famiglie italiane riprendono a risparmiare!

18 April 2019 IN Attualità
BD risparmio famiglia

Secondo i dati Istat, dopo quattro anni di calo, nel 2018 la propensione al risparmio delle famiglie italiane sale dell’8,1% e il loro potere d’acquisto aumenta dello 0,9% rispetto all’anno precedente.

In aumento anche le retribuzioni medie del 2,7% rispetto al 2017, e delle prestazioni sociali, che hanno fatto segnare 7,9 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Questo però non basta per scacciare la paura degli italiani ancora timorosi di poter spendere liberamente i loro risparmi. La spesa per consumi, in termini correnti, è aumentata solo dell’1,6%, meno che nel 2017, quando era salita del 2,7%. 
 

Dunque mentre il debito pubblico italiano è uno dei più alti al mondo, il patrimonio netto delle famiglie italiane è molto alto. Negli anni in cui nel nostro Paese si andava a formare poco a poco la grande zavorra del debito pubblico, i cittadini hanno saputo fare cassa senza svendere la propria ricchezza. Ma senza neanche investirla, credendo nel futuro.
 

In realtà questa tendenza è il sintomo di un Paese che ha paura di investire, dove l’incertezza del domani non permette di spendere oggi; dove è meglio risparmiare, “non si sa mai”. Il timore del futuro immobilizza gli investimenti. Eppure investire rimane l’unica soluzione per uscire da una crisi economica che ci sta impoverendo da dieci anni. Quello che manca in Italia è l’educazione al rischio imprenditoriale, che non vuol dire gettarsi senza precauzione in avventure imprenditoriali senza sbocchi; vuol dire avere l’umiltà di confrontarsi con gli specialisti del settore, lavorare sodo, e creare nuova ricchezza per il Paese.

Che cosa c’è oggi nel portafoglio delle famiglie tricolori? Sbirciando nel “borsellino” nazionale troviamo più polizze e fondi, sempre meno Btp e obbligazioni bancarie. 

Secondo una fotografia di Bankitalia gli italiani non mettono più sotto il materasso i loro risparmi, ma li lasciano parcheggiati sui conti correnti a interessi quasi nulli e con le spese di gestione bancaria da sostenere. Il rapporto degli italiani con i propri risparmi, quindi, specie nei momenti di crisi, è piuttosto morboso!

Nel 2018 dei 4.287 miliardi di ricchezza finanziaria posseduta dalle famiglie italiane, 1.371 miliardi si sono trasformati in risparmi e sono rimasti fermi sui conti correnti con una crescita del 32% rispetto all'anno precedente.


Si risparmia, ma non si investe 
 

Italiani, dunque, grandi risparmiatori, ma pessimi investitori. Il denaro che resta sui conti correnti, la gente ha paura e la paura crea stasi, si teme di perdere il lavoro, si temono spese impreviste, aumento delle tasse o arrivo della recessione e per questo, nel dubbio, si preferisce tenere il proprio denaro a portata di mano per quanto questo non generi aumento di capitale.

Se da una parte, dunque, è positivo sapere che in Italia esiste un tesoretto fatto dai risparmi della famiglie, dall'altro un Paese dove il denaro non circola è un Paese che resta in una situazione di stallo e non cresce.

Fonte: La Repubblica / BD Business Defence
 

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