Da sempre l’Italia si è distinta nel mondo per le sue eccellenze. L’eccellenza è un concetto chiaro, vuol dire che “nessuno sa essere migliore”. Ma essere i migliori o essere tra questi è una situazione che possiamo riconoscerci da soli? Cosa rende il nostro Paese davvero eccellente?
L’eccellenza italiana è un marchio riconosciuto in tutto il mondo. Artigianato, sartoria, architettura, arte, gioielleria, profumeria, cucina, beverage: sono tantissimi i settori in cui l’Italia è “maestra del fare” in tutto il mondo.
Questo perché l’Italia vanta una lunghissima tradizione di mestieri, continuando ad esistere nei lavori di chi ogni giorno ricerca le materie prime migliori, le risorse più efficaci, gli stili più innovativi e mette in campo tutti gli insegnamenti del passato per dare in eredità dei grandi prodotti Made in Italy.
Da cosa si riconosce l’eccellenza italiana? L’italianità nel mondo è spesso associata alla personalità del nostro Paese: un carattere forte, che si fa notare in tutto il mondo. Il risultato? Le creazioni Made in Italy sono piene di passione, creatività, grinta, forza e fascino. Se realizzato in Italia, un prodotto si riconosce immediatamente dalla perfezione dei dettagli, la cura nel progetto, l’attenzione al particolare. Non per niente in tutto il mondo si imita l’Italia: nella moda, nella cucina, nell’arte, nella cultura; l’Italia, infatti, è punto di riferimento e di ispirazione per tutti. E celebrarne la forza e la bellezza durante questo periodo è diventato quasi un imperativo.
Le eccellenze del Made in Italy sono state messe a dura prova dalla crisi pandemica dell’ultimo anno e oggi è fondamentale per le aziende programmare nuove strategie per cogliere le opportunità che consentano una ripartenza veloce e che permettano di rialzarsi più forti di prima. E sono molte le aziende che, nonostante le numerose difficoltà, sono riuscite a non arrendersi e a portare avanti lavori simbolo di eccellenza.
Uno fra tutti è l’esempio della Persico Marine, lo stabilimento che si trova a Nembro, una delle città simbolo della pandemia.
Circa un anno fa cominciava un incubo per Bergamo e per l’Italia con la notizia del primo contagio di Covid nel nostro Paese. Un virus che si allargava nella provincia di Bergamo, la più colpita, e con Alzano e Nembro due degli epicentri del contagio. Un anno esatto dopo, però, mentre l’Italia lotta ancora, arriva questo raggio di speranza: la vittoria della Prada Cup. Tutte le barche di Luna Rossa (le AC75) sono infatti state costruite qui, nel cantiere di Nembro dell’azienda Persico, che ha prodotto lo scafo e i bracci mobili in carbonio (i cosiddetti foil-arm, lunghi 4,5 m, che permettono alla barca di sollevarsi in acqua).
Questa rappresenta la vittoria del made in Italy, di Bergamo e di quella Nembro che si trova sulla strada per la Val Seriana, un Eden produttivo che si è trasformato, però, in pochi mesi in un inferno.
Ora però si è passati da zona Rossa a Luna Rossa, una barca vincente che veleggia nelle acque neozelandesi nel nome della gente di Nembro e di chi non c'è più. Perché queste valli, anche se piegate dal virus, combattono e resistono. Il popolo bergamasco, in piena tempesta, ha saputo risollevarsi, o meglio, ha saputo resistere con forza, grinta e determinazione per poter rinascere più forte di prima. E la Persico Marine è riuscita a fare un grande lavoro di squadra per portare a termine un lavoro in maniera sinergica riuscendo a far navigare nelle acque di Auckland anche il meglio del Made in Italy presente su Luna Rossa impegnata nella sfida contro New Zealand.
E proprio a un anno dall’esplosione dell’epidemia in città, è arrivato il momento di festeggiare un successo di tutti, un successo che ha messo un cerotto sul cuore ferito di Nembro e della famiglia Persico.
Purtroppo Luna Rossa non è riuscita a strappare l’America’s Cup ai neozelandesi: un finale amaro, ma di grande onore.
Competenza, coraggio, studio, programmazione e cuore.
Questa è la strada indicata a tutti noi, per dare sostanza e colore al nostro futuro.
Fonte: Il Sole 24 Ore/Business Defence