Perché i prestiti personali e le cessioni del quinto convengono così tanto anche adesso?
La cessione del quinto ed i prestiti personali converranno anche nel 2022? Ecco un'analisi in merito a tutti i vantaggi.
Il 2021 è stato un anno straordinario per i prestiti personali e per la cessione del quinto grazie agli ottimi tassi e ai cali del Taeg. I vantaggi delle cessioni rispetto ai prestiti ci sono stati soprattutto per la ricezione di grosse somme di denaro ed il miglior tasso per prestito liquidità si è stabilizzato sul 5,64%. Anche nel 2022 convengono tali forme di finanziamento?
Il 2021, quindi, è stato un anno ottimo per i tassi. Prestitionline.it rivela ad esempio che chi ha richiesto finanziamenti sulla piattaforma ha avuto accesso ad offerte molto convenienti. A dicembre la cessione del quinto per privati è stata del 4,91%, per i dipendenti pubblici del 3,05% e per i pensionati del 3,89%. Vantaggi notevoli anche per i prestiti green con Taeg al 5,48%. L’identikit di chi chiede un prestito personale, svela Prestitionline, è solitamente una persona che ha in media 41 anni e 6 mesi e sceglie una durata di 5 anni con importi medi di circa 11.383 euro. Il richiedente medio del prestito personale, invece, ha 53 anni e 9 mesi e chiede un prestito di durata media di 10 anni con importo di circa 18.700 euro.
I prestiti più gettonati sono stati quelli per liquidità e per l’acquisto di un’auto usata. Al terzo posto figurano invece quelli per la ristrutturazione che per il 2022 si crede cresceranno grazie anche alla spinta dei diversi bonus edilizi come il bonus facciate o il Superbonus 110%. Anche gli importi richiesti sono cresciuti con un aumento del 18% passando dal 32,5 al 38,3%. Dall’ultimo focus dell’Osservatorio di PrestitiOnline.it emerge infine che per le brevi durate (inferiori o uguali a 3 anni) c’è maggiore richiesta per liquidità.
Per le lunghe durate, invece, le richieste principali sono per ristrutturazione e consolidamento.
Lo scenario per il 2022: prestiti personali e cessione del quinto
Prestitionline comunica che nel 2022 converranno molto di più le cessioni del quinto rispetto ai prestiti personali. Questo perché, come detto, la migliore offerta di dicembre ha fatto registrare un Taeg del 4,91%, del 3,05% per i dipendenti pubblici e del 3,89% per i pensionati. Il tasso migliore per i prestiti è stato invece del 5,64%. La cessione deve questo boom anche alla nuova normativa che ha portato due importanti novità. La prima è che in caso di rinnovo di cessione, la commissione non deve essere versata sull’intero capitale ma sulla variazione della cifra. La seconda riguarda l’estinzione del prestito anticipata. Il titolare ha diritto alla restituzione dei costi sostenuti in anticipo per la parte del finanziamento per la quale non c’è stato godimento.
La valutazione dei rischi di credito
Con recente Comunicazione del 12 gennaio Banca d’Italia è tornata sul tema dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
La Vigilanza bancaria ha posto l’accento sulla necessità di un’adeguata valutazione dei rischi di credito, operativi, legali e reputazionali connessi all’utilizzo della rete distributiva, nonché del rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e correttezza dei rapporti con la clientela.
Come espressamente indicato nella comunicazione “Banca d’Italia intensificherà l’azione di supervisione nei confronti delle società vigilate attive nel comparto della “CQS/CQP”.
In tal senso “il monitoraggio cartolare e gli accertamenti ispettivi saranno l’occasione per verificare l’effettivo presidio di tutti i rischi connessi con questa forma di credito e per accertare l’aderenza delle prassi di mercato al quadro normativo di riferimento”.
La soluzione di Business Defence
Molte volte, però, banche, finanziarie o assicurazioni dopo aver erogato una CQS vedono improvvisamente interrompersi i rimborsi relativi alle rate residue. Solitamente questo avviene nei casi in cui il contraente ha cambiato o perso il lavoro. Certo l’istituto erogante avrà il diritto di incassare la liquidazione accantonata dal dipendente, ma il problema sorge quando tale somma non basta a ricoprire l’importo totale residuo.
A questo punto diventa necessario e indispensabile per il soggetto che ha erogato il credito individuare il nuovo datore di lavoro in modo da poter procedere con la rinotifica del contratto, decurtato della cifra già ricevuta, presso la nuova azienda e la prosecuzione del ripagamento del debito.
Il servizio JOB effettua indagini puntuali finalizzate ad individuare l’attuale attività lavorativa di una persona fisica (alle dipendenze di terzi o autonoma) e gli eventuali trattamenti pensionistici. Business Defence, società specializzata nelle Indagini Patrimoniali, ha creato una linea di servizi ad hoc per le aziende che si occupano di credito al consumo in modo da poter orientare al meglio le strategie di recupero del credito.
Fonte: Investire Oggi/Business Defence