ATTENZIONE: tra i Debitori si potrebbero nascondere Persone Senza Fissa Dimora

25 May 2022 IN Attualità
ATTENZIONE: tra i Debitori si potrebbero nascondere Persone Senza Fissa Dimora

Tra le nostre principali attività non vi è dubbio vi sia l’attività di Rintraccio dei Debitori.

Proprio svolgendo questa attività abbastanza ordinaria per le società di investigazione sul credito, come lo è BD Business Defence, ci siamo imbattuti in una bizzarra situazione.

Sembra infatti che la nostra bella Italia non riesca a superare le divisioni storiche in Comuni, Granducati, Signorie, di medioevalmemoria, che hanno avuto il pregio di consegnare al Bel Paese il più ampio e prestigioso patrimonio storico artistico a livello mondiale.

D’altra parte però queste antiche suddivisioni, che si sono trascinate sino all’unità d’Italia proclamata nel 1861, in grave ritardo rispetto agli altri grandi paesi europei, hanno comportato un certo ritardo in diversi settori. Si sente spesso parlare di sistemi informatici che variano da Regione a Regione, ne abbiamo avuto un esempio lampante durante la pandemia da Covid-19, oppure di regole cangianti e originali a livello comunale.

Questo retaggio influenza anche nella normativa relativa alle persone senza fissa dimora, per le quali è prevista l’istituzione di una via fittizia per ciascun comune. 

La via fittizia è fondamentale per gestire il sistema dei servizi sociali, tuttavia solo il 2,5% dei comuni l’ha istituita: in sostanza poco più di duecento su una platea di 8mila. 

Sono pochi, pochissimi, i Comuni italiani che hanno istituito la cosiddetta “via fittizia” che consente l’iscrizione anagrafica delle persone senza dimora. 

Fittizia perché esiste solo sulla carta, non fisicamente. Una via virtuale frutto di una finzione giuridica che tuttavia produce effetti reali. 

Chi riacquista la residenza riconquista infatti pienezza di diritti. 
Chi la perde perché finisce in strada invece non ha più il diritto al voto, al gratuito patrocinio, alla riscossione della pensione, a iscriversi al collocamento o aprire una partita Iva. 
Perde, soprattutto, il diritto all’assistenza sanitaria, tranne il pronto soccorso, e al welfare. 

In complesso al momento sono poco più di 200. I dati, ufficiosi, sono raccolti dalla Fiopsd, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora. Non esiste un elenco presso l’Istat (la cui ultima indagine sugli homeless è del 2014).

Certo è che ha davvero poco senso oggi, nel 2022, che debbano essere gli 8.000 Comuni ad istituire la “via fittizia” per le persone senza fissa dimora, soprattutto alla luce della messa a terra dell’ANPR - Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, la banca dati nazionale che semplifica i servizi demografici per favorire la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi a Cittadini, Imprese ed Enti.

Se prima infatti le nostre identità erano disperse in quasi ottomila comuni, oggi sono raccolte in un’unica Anagrafe.

I tempi sono ormai più che maturi affinché il legislatore istituisca una “via fittizia” uguale per tutti i Comuni, andando ad evitare creativi eccessi di fantasia, ma soprattutto limitare situazioni che possano agevolare quei soggetti che invece potrebbero sfruttare la propria irreperibilità.

Scorrendo infatti l’elenco dei nomi dati dai 200 e più comuni alle vie fittizie, 63 hanno optato per “Via della Casa Comunale”, ma spiccano anche gli originali “Strada della Fantasia”, prescelto dal Comune di Viterbo, “Via degli Apolidi” a Partinico (PA).

Anche la natura e lo spazio sono ben rappresentati, con “Via del Tramonto” a Lanuvio, “Via della Luna” a Berceto (PR) e Cagliari, “Via delle Stelle” a Cesena Formia, “Via dell'Arcobaleno” a Fermo, “Via delle meteore” a Lissone.

Sono presenti anche diversi nomi di personaggi più o meno epici, storici e/o famosi, come “Largo Ercole e Anteo” a Parma, “Via Alfredo Renzi” a Napoli, “Via Benedetto Giuseppe Labre” (conosciuto come “il vagabondo di Dio”, patrono dei senza tetto e dei senza fissa dimora) a Prata Camportaccio (SO).

Seguono poi una serie di nomi bizzarri come “Via Introvabili” a Omegna (VB), “Via dell'ospitalità” a Santa Maria Nuova (AN), “Via della Speranza” a Benevento e Osimo, “Via Dell'Accoglienza” a Cosenza, Aversa e Catania, “Via dell'Amicizia” a La Spezia.

Insomma la creatività del popolo italiano non si è risparmiata, ma forse per queste situazioni non ne avremmo bisogno…


Fonte: BD Business Defence


 

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