Banche Italia, Fitch: Gacs inefficace su Npl se non si riducono tempi recupero
Lo schema sulle cartolarizzazione delle sofferenze annunciato lo scorso mese difficilmente potrà avere significativi benefici sui bilanci delle banche italiane fino a quando non si accorceranno i tempi di recupero dei crediti.
L'agenzia di rating Fitch in un report che analizza l'impatto del nuovo piano sul mercato dei non-performing loan sottolinea in particolare come il principale ostacolo allo sblocco del mercato delle sofferenze sia quello dei tempi di recupero attualmente troppo lunghi rispetto agli altri paesi Ue.
In Italia infatti recuperare un credito è più difficile: il tempo medio di incasso risulta essere ben lontano dagli standard definiti dalla direttiva europea.
Fitch stima in media un periodo di sette anni con picchi di dodici o tredici anni in alcune regioni meridionali del paese, e in questo contesto dice che le nuove normative sui fallimenti e sul regime fiscale sulle svalutazione dei crediti non hanno ancora favorito in modo significativo le operazioni di cessione delle sofferenze o accelerato i tempi di recupero.
Il meccanismo che guida lo schema sulle cartolarizzazioni delle sofferenze, denominato GACS, appare troppo complicato e costoso e i tempi di implementazione sembrano lunghi, sostiene Fitch aggiungendo che alcune banche tra quelle sottoposte al rating hanno affermato che l'elevato costo per le operazioni riduce l'incentivo a utilizzare il nuovo schema.
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