Boom di occupati in Lombardia: continua il trend positivo del lavoro
In crescita i settori dell'industria e dell'edilizia, calano anche disoccupazione e cassa integrazione.
Prosegue la fase positiva del mercato del lavoro regionale. Nel secondo trimestre del 2022, gli occupati sono arrivati a 4 milioni e 439 mila unità, in aumento di 115mila posizioni rispetto allo stesso periodo del 2021. È quanto emerge dal rapporto di Unioncamere Lombardia realizzato sulla base delle stime e dati Istat e Inps. Nonostante un lieve rallentamento rispetto all’incremento già registrato nei primi tre mesi dell’anno, il recupero dei livelli pre-Covid appare quindi quasi raggiunto.
Il tasso di occupazione regionale supera la media nazionale
Secondo questi dati, il tasso di occupazione risulta essere al 68,3%: un livello nettamente superiore alla media nazionale (60,5%) e in crescita di quasi due punti su base annua. L’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi ha affermato che “I dati positivi sono segno della stabilità e del potenziale del nostro sistema economico produttivo, messo però a rischio dai costi energetici; continueremo a esprimere il nostro potenziale offrendo opportunità di lavoro solo se l'intervento dell'Europa sul tema energetico ci sarà e sarà immediato ed efficace”. In Lombardia però, a differenza del dato complessivo nazionale, non sono ancora del tutto recuperati i valori pre-Covid: mancano solo 30mila occupati per tornare ai valori del 2019. Questo grazie al diverso andamento del denominatore del tasso di disoccupazione, la fascia di popolazione in età lavorativa dai 15 ai 64 anni, la cui diminuzione meno marcata che nel resto d’Italia influisce sull’indicatore complessivo.
Il dato in crescita però è soprattutto quello che riguarda la componente maschile della forza lavoro (+3,4% gli occupati su base annua), trainata dall’espansione e dalla crescita dei settori dell’industria (+6,5%) e delle costruzioni (+5,6%). Procede a rilento, invece, la crescita dell’occupazione femminile (+1,7%), soprattutto per via del primo calo, dopo un anno di segni positivi, registrato dal comparto dei servizi diversi dal commercio (-0,5%). Purtroppo, questo continua ad aumentare il divario di genere nella popolazione lavorativa.
Disoccupazione e cassa integrazione in calo
Continua la diminuzione della disoccupazione, con il tasso che scende al 5% riportandosi in linea con i livelli del 2019. La crescita del numero degli occupati spinge al rialzo il tasso di attività (71,9%), che con una crescita di 1,2 punti su base annua, misura la partecipazione della popolazione al mercato del lavoro, ormai prossimo anch’esso ai valori del 2019.
Il periodo aprile-giugno 2022 mostra ancora segnali di crescita, tuttavia, si registra un rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno. La Cassa Integrazione conferma il calo su base annua pur restando ancora superiore ai valori pre-Covid: diminuiscono dell’87% le ore autorizzate. Scendono tutte le componenti della Cig tranne quella straordinaria, che torna in crescita del +34,5%.
Il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni è di +53mila contratti e su base annua la crescita è pari a +137mila posizioni lavorative, contro un incremento di 154mila nel primo trimestre. Si rafforza il contributo positivo della componente a tempo indeterminato registrando +51mila posizioni, grazie alla crescita delle trasformazioni con la loro stabilizzazione. “Il rafforzamento del tempo indeterminato rappresenta un fatto molto positivo e segnala una fase ormai consolidata di crescita dell’occupazione che amplia gli organici delle imprese” ha commentato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia.
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Fonte: Il Sole 24 Ore