La cessione del credito è un'operazione finanziaria che consente a un creditore (cedente) di trasferire a un altro soggetto (cessionario) il diritto di riscuotere un credito da un terzo debitore (ceduto). Questa pratica, diffusa e normata dal Codice Civile, si applica sia tra imprese che tra privati, offrendo diversi vantaggi e rappresentando una soluzione efficace in numerose situazioni, come ad esempio quando un'azienda ha bisogno di liquidità immediata o un privato vuole disfarsi di un credito di difficile riscossione.
Ma come funziona esattamente?
Il meccanismo si basa sulla stipula di un contratto tra cedente e cessionario, in cui vengono definiti con precisione i termini del trasferimento: l'importo del credito ceduto, le modalità di pagamento, l'eventuale corrispettivo pattuito e le garanzie offerte. Un aspetto fondamentale è l'obbligo di informare il debitore ceduto del cambio di creditore, in modo che sappia a chi effettuare il pagamento.
È importante sottolineare che non esiste un'unica forma di cessione del credito. A seconda delle esigenze e del livello di rischio che si è disposti a correre, si possono distinguere diverse tipologie. Ad esempio, nella cessione pro soluto il cedente si libera completamente del rischio di insolvenza del debitore, trasferendolo interamente al cessionario. In altre parole, se il debitore non paga, sarà il cessionario a dover sostenere la perdita. Al contrario, nella cessione pro solvendo il cedente garantisce al cessionario l'esistenza del credito, ma non la solvibilità del debitore. Quindi, se il debitore non adempie al pagamento, il cessionario potrà rivalersi sul cedente originario.
Oltre a queste due forme "base", esistono tipologie di cessione del credito più strutturate e complesse, utilizzate soprattutto in ambito aziendale. Il factoring ne è un esempio: un'impresa specializzata (factor) acquista i crediti commerciali di un'azienda, anticipando l'importo delle fatture non ancora pagate e occupandosi direttamente della loro riscossione. Questa soluzione permette alle aziende di ottenere liquidità immediata e di esternalizzare la gestione del credito. Un'altra tipologia è la cartolarizzazione, dove i crediti vengono raggruppati e trasformati in titoli negoziabili sul mercato finanziario. Questa operazione, più sofisticata, permette di trasferire il rischio di credito a una platea più ampia di investitori.
Quali sono i vantaggi che spingono imprese e privati a ricorrere alla cessione del credito?
Per il cedente, i benefici sono molteplici. Innanzitutto, la cessione del credito permette di migliorare la liquidità aziendale o personale, ottenendo immediatamente denaro liquido senza dover attendere la scadenza naturale del credito, un aspetto fondamentale per far fronte a impegni finanziari urgenti o per cogliere nuove opportunità di business. Inoltre, soprattutto nella cessione pro soluto, il cedente si libera del rischio di insolvenza del debitore, eliminando l'incertezza legata al recupero del credito e semplificando la gestione amministrativa, con un conseguente alleggerimento del carico di lavoro legato agli incassi. Infine, la cessione del credito può essere utilizzata come garanzia per ottenere finanziamenti da banche o altri istituti di credito.
Dal punto di vista del cessionario, invece, la cessione del credito può rappresentare una valida opportunità di investimento con un rendimento potenzialmente elevato, soprattutto se si riescono ad acquistare crediti ad un prezzo vantaggioso. Inoltre, l'acquisto di crediti permette di diversificare il proprio portafoglio di investimenti, riducendo il rischio complessivo.
Analisi avanzata per decisioni strategiche nella cessione del credito
Per gestire con efficacia le sfide legate alla cessione del credito, è fondamentale dotarsi di strumenti capaci di garantire una valutazione approfondita e consapevole delle posizioni acquisite. In questo contesto, le informazioni commerciali diventano indispensabili, fornendo un'analisi dettagliata su provenienza, caratteristiche e potenziale recuperabilità delle posizioni acquisite. Queste informazioni consentono di prendere decisioni strategiche più consapevoli, riducendo l'incertezza e migliorando la gestione delle operazioni di cessione del credito.
Tuttavia, per garantire una visione davvero completa, serve un approccio che vada oltre i tradizionali report di credito. Il modello DDA (Deep Data Analysis) di Business Defence rappresenta un’evoluzione decisiva: grazie alla sua capacità di analizzare ogni singola posizione in modo approfondito, tiene conto delle caratteristiche specifiche del debitore, del contesto socio-economico in cui opera e delle possibili evoluzioni future.
Questo metodo innovativo non solo fornisce una visione a 360° del portafoglio acquisito, ma consente al cessionario di negoziare in modo più efficace e mitigare i rischi, trasformando l’acquisto di crediti in un’operazione sicura e strategica.