Eva-Ben e: "il farmacista fantasma"

30 June 2016 IN Case History
Eva-Ben e: "il farmacista fantasma"

In un Paese come il nostro, grande fantasioso e geniale, queste qualità si riscontrano in ambiti diversi: dall’arte all’economia, dalla culinaria all’impiantistica e, purtroppo, anche nelle modalità di esecuzione degli illeciti Quante volte ci è capitato infatti di leggere di truffe ingegnose, di crimini commessi utilizzando soluzioni inverosimili, di reati che coinvolgono personaggi apparentemente senza macchia, ma anche e per fortuna di racconti sulle forze dell’ordine o investigatori , che risolvono i casi più intricati con metodi altrettanto brillanti. Grazie al nostro orientamento alla condivisione, narriamo oggi una delle tante storie inverosimili in cui si sono imbattuti i nostri strateghi di punta, Eva e Ben. Fase 1. Il fatto Una mattina di primavera, le rose in piena fioritura, ci pervengono diverse richieste da parte di un importante cliente, una nota casa farmaceutica, che necessita una verifica su alcune imprese sue clienti, che gestiscono altrettante farmacie lungo lo stivale. Avviamo subito la raccolta dei dati e la maggior parte delle iniziative su cui ci è stato richiesto di indagare ci sembra procedere con regolarità, senza particolari problematiche o difficoltà. Una delle pratiche attira però la nostra attenzione per l’anzianità del suo titolare, il signor Giuseppe Dicenta di anni 82. Ci appare strano che una persona di questa età, per quanto in forma, possa continuare a lavorare invece di godersi la meritata pensione... Fase 2. La ricerca La questione ci insospettisce, per questo chiamiamo subito Eva e Ben, i nostri due strateghi di punta, per occuparsi del caso in modo che, approfondendo le ricerche, cerchino di capire se l’anziano farmacista non funga oggi da prestanome di qualcun altro. Ben esplora allora tutte le fonti pubbliche a disposizione, ed appura che il signor Dicenta è regolarmente iscritto all’albo dei farmacisti di Napoli, suo luogo di residenza. L’azienda è una società di persone: insieme al farmacista è socia anche la moglie Loredana Sudoti, molto più giovane di lui, nata a Napoli il 03/02/1958. Sia a nome dell’impresa che dei due coniugi non emergono negatività o altri elementi di pregiudizio ufficiali. Mentre Ben studia con minuziosità i dati cercando di incrociarli per ottenere qualche elemento aggiuntivo di analisi, Eva svolge indagini in loco interpellando fonti del posto. Fase 3. La scoperta conclusiva Sentendo le persone del posto Eva comprende che nella via dove è sita la farmacia, sin dagli anni ’70, tutti conoscono l'attività, e tramite le informazioni assunte scopre che il nostro farmacista sarebbe deceduto e pure da parecchi anni! E’ la moglie, con all’attivo una licenza media, che di fatto gestisce da sola la farmacia da quasi dieci anni. Attraverso l’analisi della visura storica, Ben si accorge che il 01/10/2007 la moglie aveva comunicato in Camera di Commercio, in qualità di erede, il decesso del sig. Giuseppe Dicenta, avvenuto in data 15/08/2007 (come da certificato di morte rilasciato dal comune di Napoli in data 27/08/2007); dichiarava altresì di proseguire provvisoriamente l'esercizio dell'attività dell'impresa nelle more della successione (per il tempo consentito dalla legge), come da comunicazione inoltrata anche all'agenzia delle entrate. Tale comunicazione non era stata recepita nella visura camerale ordinaria, che recava il Dicenta come socio tuttora in vita, e la moglie come socia e preposta. Dunque, secondo quanto scoperto a seguito delle indagini, la sig.ra Sudoti avrebbe potuto proseguire nella gestione dell'attività, in qualità di preposto, solo fino al perfezionamento della dichiarazione di successione. Dopo tale data, la Sudoti sarebbe dovuta subentrare al coniuge deceduto come titolare della ditta, dimostrando di possederne i requisiti. Dimostrazione che non avrebbe mai potuto assicurare, stante la mancanza del titolo di studio. Come avrà fatto la Sudoti a ricoprire la carica di preposto in mancanza dei requisiti e a proseguire l’attività per tutti questi anni indisturbata? Nella realtà la vedova ha continuato a svolgere l’attività del marito come se egli non fosse morto. Anche dopo la presentazione della dichiarazione di successione, che Ben ha scoperto essere stata depositata presso i pubblici uffici competenti in data 24/08/2008, non ha ottemperato ai successivi adempimenti richiesti dalla legge, continuando imperterrita ad operare come se nulla fosse successo. Il nostro cliente però, grazie alle nostre indagini, dispone ora degli elementi necessari per proteggere il suo business da soprese amare. Morale Questo caso ci ha insegnato che oggi più che mai, usufruire delle informazioni commerciali e patrimoniali è un’esigenza ormai imprescindibile per la protezione del proprio lavoro. La pratica di informarsi, benché molto diffusa tra le aziende, stenta a coinvolgerne la totalità, rimanendo ai margini per molte, soprattutto le più piccole. Noi di BD Business Defence abbiamo studiato una serie di prodotti, sia per l’affidabilità che per il recupero crediti, a costi e contenuti crescenti, proprio per potersi adattare a diverse dimensioni ed esigenze. Noi di Bd Business Defence proteggiamo il vostro lavoro consigliando sempre il “farmaco” di contesto più utile. Se l’aglio è la farmacia del contadino, l’informazione è la farmacia dell’azienda!

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