Gli Italiani e il Finanziamento: una tendenza in crescita

15 December 2023 IN Attualità
Gli Italiani e il Finanziamento: una tendenza in crescita

L'Italia si trova attualmente ad affrontare una complessa realtà economica, plasmata da fattori globali come guerre, inflazione e l'aumento dei tassi di interesse. Nonostante queste sfide, la popolazione italiana sta vivendo una crescente tendenza verso l'assunzione di impegni finanziari, riflettendo dinamiche socioeconomiche e culturali che hanno definito il panorama finanziario del paese negli ultimi anni.

La crescita dei finanziamenti

Il rapporto recente di CRIF rivela che oltre il 51% degli italiani ha attualmente un contratto di credito rateale, registrando un aumento significativo del 11,8% rispetto all'anno precedente. Questo dato non solo sottolinea la crescente dipendenza finanziaria della popolazione italiana, ma mette in luce anche l'importanza del credito come strumento per soddisfare le esigenze economiche delle famiglie, fungendo da leva per la realizzazione di progetti e aspirazioni.

Durante i primi nove mesi del 2023, le richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane sono cresciute del 2,1%, nonostante il contesto economico instabile. Questa resilienza potrebbe essere attribuita alla volontà delle famiglie di perseguire i propri obiettivi nonostante le avversità. Interessante è anche l'andamento dell'importo medio richiesto, che nel mese di settembre 2023 è sceso del 2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 8.488 euro. Questa variazione potrebbe indicare una maggiore attenzione da parte dei richiedenti nel cercare di adeguare le proprie richieste alle effettive esigenze finanziarie.

Tendenze nei prestiti personali e finalizzati

Un'analisi più approfondita dei prestiti personali e finalizzati rivelano sfumature interessanti. 

Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister Credit di Crif, commenta che nell'attuale primo semestre, sia l'importo delle rate mensili, sia l'esposizione residua, stanno aumentando. Questo incremento non è solo attribuibile alla crescita dei tassi di interesse, ma anche al persistere di un alto livello di inflazione, il quale spinge le famiglie a ricorrere al credito per far fronte alle crescenti spese.

Mentre le richieste di prestiti personali sono in aumento del 20,4%, l'importo medio è diminuito del 5%, suggerendo una crescente consapevolezza nell'ottimizzare le risorse finanziarie. D'altro canto, le richieste di prestiti finalizzati sono diminuite del 9%, ma l'importo medio rimane stabile a 5.893 euro. Questo potrebbe indicare una preferenza per finanziamenti più specifici, mirati a soddisfare esigenze particolari.

La distribuzione delle richieste rivela che la maggior parte si concentra su importi contenuti, ma emerge anche una fascia significativa della popolazione (27,8%) che progetta piani di rimborso a lungo termine, oltre i 5 anni. Questa diversificazione riflette la varietà di esigenze finanziarie degli italiani, dalla gestione di spese quotidiane all'affrontare investimenti a lungo termine.

Tendenze nei finanziamenti e nei mutui

Guardando da vicino ai finanziamenti, la media delle rate che ogni italiano deve rimborsare quest'anno è di 322 euro, con un aumento del 5,6% rispetto al 2022. La somma totale degli importi da restituire è cresciuta del 9,3%, raggiungendo i 34.875 euro. In particolare, i mutui mostrano un aumento significativo sia delle rate (+13,5%) che dell'esposizione residua (+10,8%), principalmente attribuibile alla crescita dei tassi di interesse.

Un'analisi approfondita delle regioni italiane rivela un quadro variegato. La Valle d'Aosta spicca con la percentuale più alta di cittadini con almeno un finanziamento (61,7%), evidenziando una forte cultura del credito. Al contrario, il Trentino-Alto Adige è la regione con la percentuale più bassa (29,8%), suggerendo una cautela maggiore nell'assunzione di impegni finanziari.

Profilo demografico e comportamenti finanziari

La maggior parte degli italiani con un finanziamento in corso appartiene alla fascia d'età compresa tra i 30 e i 60 anni, rappresentativa della popolazione attiva. Gli uomini risultano più attivi nell'accesso al credito, costituendo il 58,5% degli individui con finanziamenti in corso.

Il rischio di credito

Nonostante l'aumento dei finanziamenti, l'indice di rischio di credito in Italia persiste al di sopra dell'1%, segnalando che, al momento, la situazione è complessivamente gestibile. Tuttavia, è imperativo adottare una gestione finanziaria responsabile per prevenire il sovraindebitamento.

In caso di sovraindebitamento, è di fondamentale importanza adottare un approccio tempestivo e professionale al recupero dei crediti. Mantenere un equilibrio nella relazione con il cliente inadempiente è cruciale per massimizzare le probabilità di successo e ottimizzare i tempi di recupero.

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Fonte: Creditnews
 

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