Innovare
Innovare. Un noto dizionario definisce l’innovare come il “modificare introducendo qualcosa di nuovo”. Quando affrontiamo un nuovo progetto stiamo quindi innovando. Andiamo a modificare lo stato attuale delle cose apportando dei cambiamenti. Oggi nel mondo lavorativo il cambiamento è la regola, non più l’eccezione. Per rimanere competitivi non serve solo essere aggiornati, ma è necessario cercare di essere un passo avanti agli altri. Cercare nuove soluzioni, offrire nuovi prodotti, affrontare mercati inesplorati e utilizzare tecnologie all’avanguardia sono alcuni dei modi per farlo. In un’azienda, per innovare e affrontare il cambiamento, è molto importante la sinergia che si riesce a creare tra tutte le parti che la compongono. Come durante una regata tutti gli elementi sulla barca, qualunque sia il loro ruolo, devono muoversi in perfetta sincronia per sfruttare al meglio il vento e seguire la rotta migliore verso il traguardo, così all’interno di un’azienda se tutti gli elementi si muovono in modo armonico verso un obiettivo comune le possibilità di successo si moltiplicano. Dalla fase di ideazione alla conclusione di un progetto tutte le parti in gioco, in base al proprio ruolo e alle proprie caratteristiche, devono dare il massimo apporto per la sua riuscita. La creazione di un nuovo sistema non si limita a cambiare o migliorare un processo produttivo. Può aprire nuovi mercati, dare nuove possibilità, creare scenari interessanti e inaspettati. Far parte del cambiamento può inoltre dare nuovi stimoli alla ricerca di soluzioni innovative e inesplorate. In una società in continuo mutamento anche all’interno delle aziende i ruoli e le responsabilità possono cambiare velocemente e in modi inaspettati. Una buona velocità di adattamento e uno spirito aperto al nuovo possono essere carte vincenti. Essere parte attiva dell’innovazione inoltre accresce il senso di appartenenza al gruppo e, di conseguenza, all’azienda. Sentirsi parte di un tutto dà valore aggiunto all’impresa, soprattutto in un momento come quello attuale dove, in gergo sportivo, “l’attaccamento alla maglia” non esiste più. Sempre più il lavoratore è un mercenario che passa al miglior offerente o, nel peggiore dei casi, cerca di galleggiare nella sua posizione senza esporsi troppo nel tentativo di trarre il massimo con il minor sforzo possibile. Coinvolgendo invece tutti nel cambiamento si accrescono sì le responsabilità, ma si fanno uscire anche i punti di forza e debolezza del singolo che, se ben guidati, portano ad “alzare l’asticella” sempre più in alto, raggiungendo obiettivi sempre migliori. Se poi, in questo processo, si ricerca l’eccellenza il cambiamento sarà completo. Un nuovo progetto può essere catalizzatore di idee, può creare o variare dinamiche esistenti migliorandole ed evolvendole. Concludendo, qualunque sia il nostro ruolo in azienda, affrontiamo l’innovazione con positività. Non facciamoci spaventare dalla novità ma ricerchiamola con interesse, affrontiamo la paura dello sbagliare, del provare e del riprovare. Un errore non sarà mai uno sbaglio se avremo la capacità di imparare da esso. Cerchiamo di ottenere il meglio dai nostri e gli altrui punti di forza e sostenendoci nelle debolezze. In un gruppo coeso il nostro apporto farà crescere l’azienda e di conseguenza cresceranno le nostre soddisfazioni. Fonte: Matteo Eliani – IT Manager Business Defence