Insieme per l’Ucraina
Non accenna a fermarsi il conflitto Russia - Ucraina. Dopo oltre 100 giorni di guerra la situazione è ancora in stallo.
L’offensiva militare russa in Ucraina continua a causare la distruzione di infrastrutture civili e a fare vittime, mostrando al mondo intero immagini crude e cruente che da decenni non si vedevano sul suolo dell’Unione.
L’ONU ha stimato che la guerra in Ucraina ha causato il più rapido spostamento forzato di popolazione dalla Seconda guerra mondiale. Quasi un terzo della popolazione ucraina – circa 14 milioni di persone – ha abbandonato le proprie case. Di questi, oltre 6,5 milioni di ucraini hanno attraversato i confini e vivono come rifugiati all’estero, soprattutto in Polonia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bielorussia; mentre oltre 8 milioni sono sfollati all’interno del Paese. Milioni di persone – uomini e donne, bambini, anziani, persone con disabilità – hanno lasciato le loro comunità per viaggiare verso l’ignoto attraverso il Paese in cerca di sicurezza e protezione per le loro famiglie. Una situazione disperata che ha imposto una risposta umanitaria congiunta e tempestiva di molte associazioni tra cui il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
L’intensificazione delle ostilità in Ucraina continua a provocare violazioni inaccettabili dei diritti umani e ad infiammare una crisi globale tridimensionale. Davanti a tutto questo non possiamo rimanere inerti.
Per questo Business Defence, insieme ai propri clienti, non si ferma e continua a donare l’1% del fatturato mensile a favore della Croce Rossa Italiana che, in prima linea, si occupa di provvedere ad azioni di primo soccorso, distribuzione di beni primari (cibo, acqua, coperte), supporto socio-sanitario e psicologico, riunificazioni delle famiglie che sono state separate dal conflitto.
Prosegue quindi il nostro sostegno al popolo ucraino che, dopo aver superato la triste pietra miliare dei 100 giorni di guerra, sta sopportando sofferenze inimmaginabili.
Tutti possiamo impegnarci per fare la differenza, informarsi su come farlo è parte di quel dovere morale che rende tutti, oltre ogni confine, cittadini del mondo.