Ivass: risvegliate altre 200 mila polizze dormienti
L’Ivass negli ultimi mesi ha ‘risvegliato’, grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, oltre 200 mila polizze dormienti dando luogo a pagamenti a consumatori che sfiorano i 4,5 miliardi di euro. Il risultato ha visto un’accelerazione negli ultimi mesi grazie anche all’ampliamento del campo di indagine alle compagnie estere e ad altre annualità.
In un’intervista, il presidente dell’Istituto Fabio Panetta afferma che l’Ivass agirà in modo tale da evitare che si ricreino nuove ‘polizze dormienti’, ovvero delle polizze vita o risparmio non riscosse dai beneficiari e che giacciono presso le imprese in attesa di prescrizione.
L’Ivass, inoltre, ha chiesto alle imprese di assicurazione di fornire entro il 12 luglio 2019 ulteriori informazioni sulle polizze vita "dormienti", al fine di valutare l’impatto complessivo della liquidazione delle polizze “risvegliate”.
La valutazione viene fatta a partire dal lancio dell’indagine condotta dall’Ivass del 2017, fino alla lettera al mercato del 3 dicembre 2018 con la quale sono stati comunicati i risultati più recenti dell’incrocio effettuato tra i codici fiscali degli assicurati di polizze potenzialmente dormienti scadute nel periodo 2001-2006 e nel 2017 e le informazioni sugli eventuali relativi decessi registrati nell’Anagrafe Tributaria.
Le attività di rintraccio e catalogazione delle cosiddette "polizze dormienti" prosegue incessantemente: Business Defence, specializzata nel rintraccio di persone fisiche, propone una soluzione studiata ad hoc per la verifica di esistenza in vita e il rintraccio dell’assicurato. In caso di decesso, sarà possibile inoltre individuare gli eredi della prestazione di una data polizza, il rintraccio degli stessi e della verifica dell’accettazione o rinuncia dell’eredità.