La nuova Visura Catastale Telematica

08 April 2021 IN Attualità
La nuova Visura Catastale Telematica

L’Agenzia delle Entrate, in una logica di integrazione tra le diverse banche dati catastali e cartografiche, ha attivato dal 1° febbraio 2021 la nuova piattaforma tecnologica denominata “SIT” (Sistema Integrato del Territorio), uno strumento di organizzazione dei dati territoriali che consente di associare alle basi geografiche di riferimento (cartografie, ortofoto aeree, immagini satellitari, ecc.) dati di varia natura (socio-economici, statistici, catastali, ambientali, reti tecnologiche, ecc.).

Il processo di graduale trasferimento dei dati del catasto e la conversione delle applicazioni dalla vecchia alla nuova piattaforma non hanno carattere esclusivamente tecnologico: migliora, infatti, l’aspetto grafico (il layout) della visura catastale e cambiano le modalità di predisposizione e presentazione delle domande di voltura catastale.

Il nuovo modello è dunque un documento più descrittivo e di più facile comprensione rispetto a quello precedente.

L’esposizione dei dati all’interno della visura, infatti, è organizzata in maniera tale da favorire una più agevole lettura e consente di fornire un maggior numero di informazioni, garantendo una migliore comprensione delle variazioni intervenute, nel corso degli anni, nelle titolarità degli immobili.

Le informazioni contenute nelle nuove visure catastali sono suddivise in “sezioni omogenee” immediatamente individuabili grazie all’utilizzo di una diversa colorazione per ognuna di esse.

Il documento riporta:

  • INTESTAZIONE DELLA VISURA, nella quale si trovano:
    • il logo dell’Agenzia delle Entrate, la Direzione provinciale (o Ufficio provinciale – Territorio)   che ha rilasciato il documento;
    • la data e l’ora della visura;
    • il numero della pratica;
    • il tipo di catasto;
    • la tipologia di visura;
    • la data a cui è riferita la consultazione.


Nelle sezioni successive sono, invece, indicati:

  • DATI IDENTIFICATIVI:
    • dati identificativi completi di sezione (se presente);
    • riferimento alla partita (se presente);
    • particelle corrispondenti al catasto terreni, per gli immobili di catasto fabbricati.
       
  • INDIRIZZO: (denominazione urbana generica, odonimo, n. civico, piano e scala). 
    Questa sezione è presente solo per gli immobili iscritti al catasto fabbricati.
     
  • DATI DI CLASSAMENTO
    • dati reddituali;
    • zona censuaria; 
    • categoria o qualità/destinazione;
    • classe e consistenza.
       
  • DATI DI SUPERFICIE: (superficie totale e superficie totale escluse aree scoperte, solo per le categorie del gruppo A). 
    Questa sezione è presente per gli immobili iscritti al catasto fabbricati censiti in categoria ordinaria.
     
  • INTESTAZIONE DELL'IMMOBILE:
    • dati anagrafici, ovvero nome, cognome, luogo di nascita, data di nascita, codice fiscale, per le persone fisiche;
    • denominazione per le persone non fisiche;
    • diritto reale di godimento, quota, regime patrimoniale e indicazione dell’atto da cui deriva l’intestazione.

Completano il documento alcuni dati contabili, con i riferimenti alla ricevuta di cassa, che riportano i dati di pagamento dei tributi speciali catastali. Infine è presente una sezione dedicata alla LEGENDA in cui è fornito il dettaglio di alcuni termini tecnici utilizzati nella visura, per agevolarne la comprensione.

Queste informazioni riguardano, per esempio:

  • il riferimento alle categorie catastali, conformemente a quanto riportato nel “Quadro generale delle categorie catastali” allegato alla pubblicazione “Immobili d’Italia 2015”;
  • l’indicazione della presenza di un soggetto con “Codice Fiscale non validato in Anagrafe tributaria”;
  • l’esistenza di un soggetto con più Codici Fiscali “collegati” in Anagrafe tributaria.


I dati riportati nelle sezioni omogenee, inoltre, sono suddivisi su due colonne, per ciascuna delle quali si indicano:

  • nella colonna di sinistra la relativa informazione censuaria;
  • nella colonna di destra la relativa causale di aggiornamento e annotazione, come di seguito riportato:
    • dati identificativi (riferimento alla costituzione o alla modifica dell’identificativo);
    • indirizzo (variazione toponomastica);
    • dati di classamento (modifiche del classamento);
    • superficie (variazione dei dati di superficie);
    • intestatari (mutazioni dell’intestazione - derivanti da atti traslativi, dichiarazioni di successione, sentenze).


Primo ufficio pilota di questa innovazione è la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Ravenna che da fine marzo 2021 coinvolge tutti i cittadini di quel territorio.
Inizialmente, dunque, solo l’utenza della provincia di Ravenna è coinvolta in questa operazione. Nulla cambia per utenti interessati agli immobili situati in province diverse.

A seguito dei risultati di questo primo esperimento si procederà gradualmente al trasferimento dei dati e alla conversione delle applicazioni anche alle altre province, con tempi e modalità di carattere tecnico e organizzativo che verranno “messe a punto”. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire l’intero territorio nazionale a fine 2021.

 

Fonte: BD Business Defence
 

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