La pubblicità a Sanremo: entrate, costi e gestione dei rischi
Lo scorso martedì si è aperta la 74ª edizione del Festival di Sanremo, un evento che cattura l'attenzione di milioni di spettatori italiani di fronte al piccolo schermo. Questo spettacolo, in scena al Teatro Ariston della pittoresca città ligure dal 6 all'10 febbraio 2024, è diventato un'importante fonte di guadagno per la Rai grazie alle entrate pubblicitarie, nonostante i costi elevati.
A quanto ammontano le entrate pubblicitarie?
Secondo le stime dei centri media, riportate dal Sole 24 Ore, l'obiettivo è di raggiungere ricavi fino a 56 milioni di euro, mentre per il quotidiano La Stampa si potrebbe addirittura arrivare a sfiorare i 60 milioni di euro. Queste cifre rappresenterebbero un significativo aumento rispetto allo scorso anno, quando si sono registrati ricavi per 42 milioni di euro, segnando un aumento del 10% rispetto al 2021. Tale incremento non solo compenserebbe i costi dell'evento, ma potrebbe anche portare a un utile considerevole.
Parlando dei costi, secondo gli ultimi dati emersi dalla relazione 2023 della Corte dei Conti, riferiti al 2021, le spese sono state stimati intorno ai 17 milioni di euro, per la precisione 16,6 milioni di euro. Questo dato riflette una diminuzione dei costi esterni, che nel 2021 si sono attestati a 7,2 milioni di euro, registrando un calo dell'8,7% rispetto al 2019. Tuttavia, il valore della direzione artistica è rimasto pressoché costante: nel 2021, Amadeus avrebbe ricevuto 626mila euro, cifra quasi identica ai 627mila euro incassati dall'ultimo direttore artistico, Claudio Baglioni.
Quanto costa un passaggio pubblicitario?
Rai Pubblicità ha optato per la vendita principalmente in bundle, combinando diversi spot di durata variabile lungo l'intera settimana del Festival di Sanremo. Quest'anno, come riportato da Il Sole 24 Ore, gli spazi pubblicitari del Festival sono praticamente esauriti. Tra i partner istituzionali che si aggiungono quest'anno ci sono Coca-Cola e Mutti, affiancati da Costa Crociere, Eni, Suzuki, Generali, Sephora e VeraLab.
Per conoscere i costi per le aziende interessate a investire in pubblicità durante questa kermesse, è sufficiente consultare il tariffario pubblicato sul sito di Rai Pubblicità, l'agenzia che gestisce la pubblicità sulla televisione pubblica.
I pacchetti più costosi sono quelli relativi alla fase centrale della serata, la più seguita. Ad esempio, per il pacchetto denominato "Sanremo 4+Sanremo 7" (dalle ore 22:45 alle 24:15), occorre sborsare 1,76 milioni di euro, equivalenti a 117.528 euro al secondo.
Le altre tariffe variano notevolmente: dalla più bassa, di 35.490 euro per un passaggio più uno alla chiusura della serata di sabato all'una e 45 di notte, si passa ai 748.930 euro per cinque spot più cinque alle 23:50. Le cifre poi crescono ulteriormente, con tariffe che superano il milione di euro: 1.081.000 euro per cinque spot più cinque alle 23:32, 1.371.370 euro per cinque spot più cinque all'inizio della puntata alle 21:15, 1.704.000 euro per dieci spot più dieci alle 21:45 e 1:05/1:15, e infine 1.727.000 euro per dieci spot più dieci alle 22:20 e mezzanotte e 40 / mezzanotte e 50, esattamente 117.528 euro a secondo.
Come gestire il rischio nelle transazioni commerciali ad elevata esposizione
Le tariffe elevate, come quelle descritte precedentemente, rappresentano un'opportunità per ottenere rendimenti significativi, ma comportano anche rischi considerevoli che è necessario comprendere e gestire attentamente. Affrontare efficacemente questo tipo di rischio è cruciale per garantire la stabilità finanziaria e la sostenibilità delle aziende.
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Fonte: Wall Street Italia
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