La solidarietà di tassisti, ristoratori e commercianti ai tempi del Coronavirus

24 March 2020 IN Attualità
La solidarietà di tassisti, ristoratori e commercianti ai tempi del Coronavirus

Da Milano a Roma, a Napoli, a Siracusa, a Torino, a molte altre città d’Italia si moltiplicano in questi giorni così particolari le iniziative solidali a favore delle persone maggiormente in difficoltà offrendo spesa a domicilio, corse sui taxi gratuite e pasti caldi negli ospedali.


Il servizio di spesa a domicilio, che risulta di grande aiuto soprattutto per le persone più anziane che vivono sole, così come per tutta quella fascia di popolazione più fragile impossibilitata ad uscire, o che preferisce limitare gli spostamenti anche per gli approvvigionamenti,  permette dunque ai cittadini di ricevere a casa beni di prima necessità, dal pane alla spesa, dalla carne ai dolci, dai generi alimentari agli strumenti per computer e cellulari.
I grandi supermercati come i piccoli negozi di tutta Italia rispondono ‘presente’ alla chiamata solidale. E per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus, e limitare il più possibile gli spostamenti dei cittadini dalla propria abitazione, creano un grande fronte comune, organizzandosi per consegnare i prodotti a domicilio. Numerose sono le attività che provvedono al servizio a domicilio ai cittadini che ne fanno richiesta.


Ma non solo piccoli e grandi commercianti si sono fatti sentire in questi giorni. Anche i tassisti e i ristoratori hanno fatto e stanno facendo la loro parte. 


A Napoli, Milano e Roma, ad esempio, molti tassisti hanno messo a disposizione il loro servizio gratuitamente sia per le persone più anziane che per i medici e il personale sanitario che fanno la spola tra casa e luogo di lavoro. Anche se esposti in prima linea alle difficoltà e al rischio, i tassisti hanno deciso di esserci offrendo tempo e impegno a chi ha più bisogno, dimostrando ancora una volta di essere parte integrante della storia di ogni città, delle sue corse, delle sue aspirazioni, dei suoi successi e anche dei suoi lutti. 


A Milano, inoltre, dieci ristoranti hanno iniziato a preparare pasti gratuiti da portare in ospedale per i medici e tutti gli operatori sanitari. 
I soci del ristorante SlowSud, a casa per via dell’isolamento, hanno pensato di cucinare per le persone che più di tutte, oggi, hanno bisogno di un sostegno. Così, rigorosamente da casa, hanno iniziato a preparare i pasti e a consegnarli anche grazie ad un furgoncino messo a disposizione da Sos Lambrate-Anpas per gli ospedali di Milano. Sono partiti per primi, ma strada facendo non hanno faticato a raccogliere ‘per strada’ altri 9 ristoratori: Miscusi, Fud, Muu Muzzarella, Li Mastri Fancytoast, Loredani, Star Zagros Kebabbar, Kebab Duomo, Gnomo, Gelsomina. 
Al momento consegnano circa 300 pasti al giorno e gli ospedali coperti, al momento, sono il Fatebenefratelli, il San Giuseppe, il Sacco, il Bassini, il San Raffaele e il Policlinico.


Anche Business Defence ha deciso di dare il proprio contributo devolvendo la somma di 20.000 € e l’1% del proprio fatturato mensile a favore dell’ospedale Sacco di Milano.
In questo modo insieme ai nostri clienti contribuiremo a sostenere la ricerca e l’implementazione del reparto di terapia intensiva, così da aumentare i numeri dei posti letto a disposizione per salvare quante più vite possibili.


Dove non arrivano le istituzioni ci sono i cittadini con il loro grande cuore e con la loro grandissima voglia di sostenersi e aiutarsi. Tutti possiamo fare la differenza in questo momento, non solo le grandi realtà e quindi l’invito è quello di non fermarsi, di non arrendersi, di fare tutto il possibile per uscirne insieme. 
È questa l’Italia che ci piace, gli italiani che ci piacciono e i gesti che ci rendono orgogliosi di appartenere a questo straordinario Paese.

 

Fonte: La Nazione/BD Business Defence

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