Milano cresce il doppio rispetto al resto dell’Italia!
Negli ultimi cinque anni Milano è cresciuta il doppio rispetto al resto d'Italia con un aumento del 9,7% del prodotto interno lordo (Pil) contro il + 4,6% nazionale. Lo rileva l'Osservatorio Milano 2019, evidenziando che "Milano si è ormai lasciata alle spalle la crisi ed è prima tra i motori d'Europa per reputazione. Il punto di forza è il suo sistema produttivo".
Secondo l'Osservatorio, realizzato da Assolombarda e il Comune di Milano, oggi Milano si colloca ben al di sopra dei livelli pre-crisi con un Pil che nel 2018 registra un + 6,4% rispetto al 2008, contro una media nazionale ancora in negativo del - 3,3% e un + 9,7% nel confronto con il 2014 (+ 4,6% dell'Italia).
Ma oggi le città si sviluppano oltre che per le performance economiche grazie anche ad un buon livello di attrattività, competitività, reputazione.
Dunque, una prima area di comparazione tra Milano e Barcellona, Lione, Monaco e Stoccarda, ovvero i capoluoghi delle regioni europee più produttive insieme alla Lombardia, riguarda la capacità di attrarre talenti, capitale umano e turisti.
Milano risulta terza sia per attrazione di talenti, dopo Monaco e Barcellona che per attrazione di turisti e nell’ultimo anno ha registrato una crescita superiore a quella degli altri benchmark europei (+8,7%); e con 7,6 milioni di turisti l’anno ha superato stabilmente il picco raggiunto con Expo. Quanto alla la capacità di attrarre imprese e capitali, il capoluogo lombardo è primo, sorpassando Monaco. La città della Madonnina gode quindi di un’ottima reputazione, la più alta tra le città considerate.
Milano, dunque, anche nei lunghi anni di crisi, è cresciuta molto più della media nazionale, con ritmi europei. Le imprese hanno fatto parecchio, investendo e innovando, ma è sempre più urgente che governo e forze politiche facciamo la loro parte, con scelte responsabili e lungimiranti per investimenti pubblici in ricerca, formazione, infrastrutture e con misure fiscali che stimolino le imprese a crescere a attraggano investimenti internazionali.
Milano, la Lombardia e il Nuovo Triangolo Industriale sono quindi un motore da non fermare, ma semmai da continuare a pensare nel contesto degli interessi e dei valori dell’Italia europea, una strategia politica e civile di lungo respiro, produttiva e solidale.
Fonte: Il Giorno/BD Business Defence