Non esiste al momento in Europa un mercato di ABS su NPLs.
L'Italia potrebbe fare da apripista con le nuove cartolarizzazioni di sofferenza assistite da garanzia dello Stato?
Roberto Paciotti, Country Manager Italia di Standard & Poor's e Responsabile Covered Bonds e Servicer Evaluation EMEA, ritiene che si possa creare in Italia e poi anche in Europa un mercato di cartolarizzazioni sulle sofferenze bancarie: cartolarizzando una nuova classe di crediti, anche se in default.
E' un mercato che, secondo Paciotti, si può sviluppare: e l'Italia potrebbe essere d'esempio per aprire un mercato a livello europeo. Si stanno già valutando le ipotesi sottostanti la metodologia per le cartolarizzazioni delle sofferenze partendo dalle ipotesi di recupero già sviluppate sul portafoglio dei crediti performing (criteri RMBS) quando un credito va in sofferenza. Questo è però solo un punto di partenza. I portafogli non performing sono veramente peculiari, le valutazioni vanno fatte sui singoli casi, perché molte sofferenze in un portafoglio possono essere senza garanzia, molte possono trovarsi in aree geografiche con tempi di recupero più lunghi di altri luoghi (nel sud Italia i recuperi possono arrivare fino a 10 anni, nel Nord Italia sono più veloci). Occorre vedere i portafogli da cartolarizzare, per iniziare a muoversi: non è chiaro se le banche cartolarizzeranno portafogli molto diversificati oppure se decideranno di fare più ABS (Asset Backed Securities) suddivise per tipologia di crediti, il prestito personale da una parte, il mutuo residenziale da un'altra parte.
Sono operazioni non complicate ma sicuramente complesse, in cui le variabili sono numerose. L'obiettivo primario è quello di cercare di lanciare questo mercato con le sole sofferenze, poi sull'onda di queste ABS si potranno aggiungere anche gli altri crediti deteriorati. L'analisi sul portafoglio è basata sul recupero: nel momento in cui un debitore non paga, il flusso atteso è funzione di quanto si riesce a monetizzare dalla garanzia sottostante a seguito dell'escussione».
Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha pubblicato il comunicato relativo alle modalità operative di garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze bancarie (GACS) che non ha convinto molto gli operatori del mercato. Attraverso il meccanismo GACS del verrà creata una Bad Bank, per ogni banca che ne potrà usufruire, che cederà i crediti deteriorati confluiti da ognuna di esse e per evitare l’aiuto di Stato, l’Italia si farà garante solo di una parte dei crediti cartolarizzati.
Con il GACS (Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze) la banca interessata crea un titolo obbligazionario con sottostante i crediti deteriorati. In seguito, si stima la probabilità di realizzo delle sofferenze cartolarizzate. Il Tesoro nel suo decreto stabilisce che l'operazione di recupero debba essere condotta da uno special servicer, ovvero che il gestore dei crediti in sofferenza diverso dalla banca cedente e non appartenente al suo stesso gruppo bancario.
Questo è un passaggio importante perché la gestione di un portafoglio di mutui in sofferenza richiede competenze tecniche molto specifiche. Esistono in Italia molti servicer privati specializzati nel recupero crediti: attualmente stanno gestendo una massa pari a circa 80 miliardi di NPLs, sofferenze già sul mercato che si sommano ai 200 miliardi in arrivo. L'ammontare delle sofferenze ammonta a circa 200 miliardi, ma questa cifra è suddivisa all'interno di un settore bancario molto frammentato. Al di là delle grandi banche che potrebbero organizzare operazioni di ABS per importi da uno o più miliardi, per il resto le sofferenze sono polverizzate.
Un altro aspetto decisivo è quello della diversificazione del portafoglio dei NPLs. I mutui residenziali sono solitamente i più facili da stimare. Poi ci sono i crediti chirografari, prestiti personali a imprese o consumo senza garanzia sottostante, per i quali le probabilità di recupero sono certamente molto più basse.
Ci si domanda se non è più facile per le banche vendere le sofferenze invece di cartolarizzarle. Cedere le sofferenze (ndr. direttamente al mercato senza cartolarizzarle) si può, ma il mercato degli acquirenti potenziali è ristretto dovendo essere soggetti specializzati nella gestione dei recuperi: il mercato dei sottoscrittori di una ABS su sofferenze è più esteso perché la gestione delle sofferenze spetterebbe al servicer e non all'acquirente.
I costi rappresentano una voce importante in queste nuove cartolarizzazioni. Al di là dei costi tradizionali, i costi fiscali del veicolo, il costo della garanzia pubblica, i costi dell'agenzia di rating nel caso di richiesta di rating ma anche dello swap e del servicer. Sarà interessante capire la struttura e quindi il costo dello swap visto che, trattandosi di un'operazione i cui flussi derivano da azioni di recupero di garanzie, ci si allontana da uno swap tradizionale in cui due parti si scambiano flussi di interessi.
Invece il servicer viene pagato in percentuale dei suoi incassi da recupero e quindi dal flusso di cassa dei recuperi una parte andrà tolta per pagare il servicer. Il valore del servicer infatti è anche nella gestione pro-attiva degli immobili. Gli ABS su NPLs sono operazioni non complicate ma complesse: sul portafoglio delle sofferenze, l'unica forma di recupero è la monetizzazione della garanzia, quindi dell'immobile sottostante. E su quell'immobile occorrono molte informazioni in aggiunta a quelle necessarie per i performing: ad esempio la valutazione dell'immobile aggiornata E la situazione legale. Occorre anche sapere dove si trova l'immobile e in quale Corte o Tribunale è avviato il recupero per stabilire la tempistica dell'operazione di recupero. Un servicer può impiegare anche sei mesi per mettere a sistema tutta l'informazione necessaria..
Ci si potrebbe chiedere come mai la banca non ha tutte queste informazioni già pronte?
Alcune banche possono averle ma raccoglierle può richiedere del tempo. BD Business Defence può fornire tutte le informazioni in un unico file riepilogativo. BD può fornire una valutazione di mercato degli immobili e stimare la percentuale di recuperabilità del lotto.
Fonte: Sole 24 ore / Business Defence