Prestiti non rimborsati: 34 miliardi dalle Aziende Italiane, Lombardia in testa

23 April 2024 IN Attualità
Prestiti non rimborsati: 34 miliardi dalle Aziende Italiane, Lombardia in testa

Nella geografia del debito bancario italiano, il Nord Ovest emerge come l'epicentro della criticità finanziaria, secondo il report del Centro Studi di Unimpresa. Con un totale di 10,5 miliardi di euro di non performing loan (NPL), questa regione registra il 30,9% del totale nazionale di crediti deteriorati.

La Lombardia si distingue come la regione con il maggior peso nel panorama dei debiti non onorati, con quasi 8 miliardi di euro di arretrati finanziari, rappresentanti il 23% del totale nazionale. Seguono nella classifica delle regioni più indebitate il Lazio, con 4 miliardi e 887 milioni (pari al 14%), e l’Emilia Romagna con 3,2 miliardi (9,5%).

Al contrario, la Sardegna, con 603 milioni di euro (1,8%), l’Umbria con 487 milioni (1,4%) e la Calabria con 483 milioni (1,4%) risultano essere le regioni con il minor peso relativo dei crediti deteriorati detenuti dalle banche.

Analizzando ulteriormente la situazione, emerge che del totale dei prestiti bancari non rimborsati dalle imprese italiane, pari a 34,1 miliardi di euro, 13,1 miliardi sono classificate come sofferenze, la categoria peggiore che comporta perdite significative per gli istituti di credito. Allo stesso tempo, 19,3 miliardi di euro sono considerati inadempienze probabili, mentre 1,5 miliardi sono rappresentati da rate scadute, la tipologia che teoricamente ha maggiori possibilità di essere recuperata e tornare alla regolarità.

La geografia degli NPL in Italia

La distribuzione territoriale dei non performing loan (NPL) riflette sostanzialmente il quadro economico del Paese. La Lombardia, per ragioni evidenti legate alla sua forte attività economica, si colloca in vetta alla classifica delle regioni con il maggior volume di arretrati in banca, con un totale di 7,8 miliardi di euro, pari al 23% del totale nazionale. Di questi, 2,6 miliardi sono classificati come sofferenze, 4,9 miliardi come inadempienze probabili e 277 milioni come rate scadute.

Al secondo posto si piazza il Lazio, con 4,8 miliardi di euro (14,4% del totale), di cui 1,9 miliardi in sofferenze, 2,6 miliardi in inadempienze probabili e 270 milioni in rate scadute. Segue l’Emilia Romagna al terzo posto con 3,2 miliardi (9,5%), di cui 1,2 miliardi in sofferenze, 1,9 miliardi in inadempienze probabili e 84 milioni in rate scadute.

Il Veneto occupa la quarta posizione con 2,54 miliardi (7,5%), di cui 1 miliardo in sofferenze, 1,3 miliardi in inadempienze probabili e 117 milioni in rate scadute, mentre la Toscana si colloca al quinto posto con 2,52 miliardi (7,4%), di cui 1 miliardo in sofferenze, 1,4 miliardi in inadempienze probabili e 96 milioni in rate scadute.

Nel Sud, in Campania, i crediti deteriorati ammontano a 2,1 miliardi (6,4% del totale), con 1 miliardo in sofferenze, 1 miliardo in inadempienze probabili e 158 milioni in rate scadute. Al ritorno al Nord, Piemonte e Valle d’Aosta contabilizzano 1,9 miliardi (5,7%), di cui 864 milioni in sofferenze, 1 miliardo in inadempienze probabili e 89 milioni in rate scadute.

Nel Mezzogiorno, Puglia e Basilicata registrano 1,6 miliardi (4,9%), di cui 664 milioni in sofferenze, 900 milioni in inadempienze probabili e 92 milioni in rate scadute, mentre la Sicilia si attesta a 1,4 miliardi (4,2%), con 672 milioni in sofferenze, 658 milioni in inadempienze probabili e 85 milioni in rate scadute.

Infine, il Trentino Alto Adige, nel settentrione, mostra un totale di 1,2 miliardi (3,7%), di cui 228 milioni in sofferenze, 1 miliardo in inadempienze probabili e 27 milioni in rate scadute.

Regioni con NPL inferiori al miliardo di euro

Tra le regioni con un volume di arretrati delle imprese inferiore a 1 miliardo di euro, le Marche emergono in testa con un totale di 809 milioni di euro (2,4% del totale nazionale). Di questi, 351 milioni sono sofferenze, 421 milioni sono inadempienze probabili e 37 milioni rappresentano rate scadute.
Segue l'Abruzzo e il Molise, che insieme accumulano arretrati per 763 milioni di euro (2,2% del totale). Di questi, 308 milioni sono sofferenze, 408 milioni inadempienze probabili e 47 milioni rate scadute.

Proseguendo, la Liguria si colloca con un totale di 735 milioni di euro (2,2% del totale nazionale), di cui 228 milioni sono sofferenze, 460 milioni inadempienze probabili e 47 milioni rate scadute.

Nel Friuli Venezia Giulia si registrano crediti deteriorati delle imprese per un totale di 674 milioni di euro (2% del totale nazionale), con 200 milioni di euro in sofferenze, 457 milioni in inadempienze probabili e 17 milioni in rate scadute.

Passando alle regioni con volumi ancora inferiori, in Sardegna si contano 305 milioni di euro di sofferenze, 274 milioni di euro di inadempienze probabili e 24 milioni di euro di rate scadute; in Umbria 200 milioni di euro di sofferenze, 263 milioni di euro di inadempienze probabili e 24 milioni di euro di rate scadute; in Calabria 200 milioni di euro di sofferenze, 217 milioni di euro di inadempienze probabili e 53 milioni di euro di rate scadute.

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