Si rovescia scuolabus nel Padovano, feriti 8 studenti:
l’autista ubriaco scappa senza aiutare i ragazzi
Secondo i dati emersi, negli ultimi 10 anni sono sempre di più i casi in cui una persona ubriaca si mette alla guida, causando spesso danni a se stesso e a chi lo circonda.
L’analisi delle cause che determinano gli incidenti stradali mostra che, a livello europeo, un incidente su quattro (25%) è attribuibile all’alcol, e che negli incidenti causati da guida in stato di ubriachezza la stragrande maggioranza delle persone coinvolte (96%) è rappresentata da individui di sesso maschile, di cui il 33% giovani o giovani adulti di età compresa tra i 15 e i 34 anni.Le stime prodotte dalla Commissione Europea, molto conservative in funzione della difficoltà anche legale di rilevazione dello stato di ebbrezza, rilevano tuttavia come ogni anno almeno 10.000 persone nell’Unione Europea muoiono in incidenti stradali provocati dall’alcol. Sono morti assolutamente evitabili con un comportamento corretto: astenersi dal bere prima di porsi alla guida.
E quello di Arquà Petrarca, una cittadina nella provincia di Padova, è solo l’ultimo dei casi che si sarebbe potuto trasformare in tragedia.
Lo scorso 17 Maggio, alle ore 13.40 circa, uno scuolabus con a bordo 15 bambini delle scuole elementari e medie si è ribaltato sulla strada provinciale 21 finendo su un fianco. Otto studenti, tra i 7 e i 14 anni, sono rimasti feriti e trasportati all’ospedale di Schiavonia, dove sono stati medicati per ferite fortunatamente lievi e dimessi con prognosi fino a 5 giorni. Alla guida del mezzo c’era un autista romeno di 51 anni, Deniss Panduru , il quale, dopo l’incidente, si è allontanato dal posto del sinistro prima dell’arrivo dei soccorritori, abbandonando i bambini feriti nel pulmino ancora ribaltato. L’uomo è stato rintracciato dopo due ore lungo la strada regionale 10 da una pattuglia dei Carabinieri di Este; alla vista dei militari ha tentato ancora di fuggire, ma è stato immediatamente bloccato.
Deniss Panduru, risultato positivo all’alcoltest effettuato subito dopo il fermo, aveva precedenti anche per maltrattamenti e violenza sessuale in ambito familiare e lesioni personali e minacce dopo una lite in strada, ma soprattutto gli era stata ritirata la patente nel 2017 per guida in stato di ebbrezza in quanto nel sangue erano stati trovati valori di alcol tre volte superiori a quanto consentito dalla legge. Una persona quindi già conosciuta alle forze dell’ordine, che inspiegabilmente è stato messo a guidare un pulmino carico di bambini e ragazzi.
La Seaf, la compagnia proprietaria dei pullman di Este, ha comunicato che l’uomo era stato assunto 40 giorni prima, dichiarando di non sapere nulla né delle violenze né del ritiro della patente per ubriachezza in quanto non è obbligatorio chiederne conto al casellario giudiziale.
Una storia che ha ricordato per certi versi quanto accaduto lo scorso marzo a Milano, dove l’autista di un bus incendiò il mezzo che stava guidando, con a bordo una classe di una scuola media: anche l’extracomunitario in questione aveva dei precedenti penali.
Secondo la circolare del Viminale, emanata appunto dopo l’episodio di Milano, chi affida il servizio deve fare ‘puntuali accertamenti sui requisiti’ del guidatore, soprattutto se a lui vengono affidati dei bambini. Nel documento viene richiamata l'esigenza di una "puntuale applicazione della normativa vigente per il rilascio e il rinnovo delle licenze a coloro che guidano veicoli per il trasporto di persone". Inoltre è richiesta l'intensificazione dei controlli da parte delle forze di polizia.
Spesso, però, occorre svolgere delle indagini più approfondite circa i comportamenti e la moralità di alcuni soggetti ai quali vengono affidati dei lavori di responsabilità.
Prima di assumere un dipendente o intraprendere un qualsiasi rapporto di collaborazione è necessario conoscere a fondo la persona che ci troviamo di fronte. Avere informazioni sulle precedenti attività lavorative del soggetto in questione, sulle esperienze maturate, su eventuali referenze o casi di assenteismo, ma soprattutto sulla sua condotta, è fondamentale al fine di avere a disposizione tutti gli elementi necessari per concludere serenamente un accordo di lavoro.
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L’indagine risulta indispensabile per verificare le referenze e la reputazione del soggetto in esame e lo è ancor di più se viene affiancata ad iniziative di prevenzione volte alla riduzione di comportamenti a rischio le cui conseguenze travalicano i limiti personali coinvolgendo spesso, passivamente, chi di quel rischio non è responsabile.
Fonte: Repubblica/BD Business Defence