Smart Working: un’opportunità per contenere il Coronavirus
In coerenza con i provvedimenti delle pubbliche autorità in materia di Coronavirus, Business Defence ha adottato alcune misure preventive con l’obiettivo di tutelare i propri dipendenti.
La sicurezza e la salute dei collaboratori è di primaria importanza e per questo, in linea con numerose aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, ha adottato alcune specifiche misure di protezione volte a contenere la possibile diffusione del virus. In particolare:
- ha incoraggiato il proprio personale dipendente a utilizzare soluzioni lavorative alternative, come e dove possibile, attraverso l’uso del lavoro da remoto;
- ha sospeso qualsiasi trasferta di lavoro e annullato la partecipazione a tutti gli eventi in calendario;
- ha adottato maggiori protocolli di sicurezza e igiene all’interno dei propri uffici al fine di tutelare il più possibile la salute dei lavoratori, dei clienti e dei fornitori che entrano in contatto quotidianamente con la nostra struttura.
L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha spinto in queste ore molte aziende a chiedere a tutti o a parte dei loro dipendenti di lavorare da remoto, cioè da casa, applicando quindi lo smart working, il cosiddetto lavoro agile.
Lo smart working, infatti, in questo momento può essere decisivo per raggiungere due obiettivi: da una parte limitare il contagio, dall’altra non paralizzare l’economia delle zone colpite dalla diffusione del virus, consentendo alle persone di continuare a lavorare e di non bloccare la loro produzione.
Il dibattito sul lavoro agile, che prosegue ormai da tempo, ha dovuto fare i conti con il bisogno delle aziende di sentirsi tutelate sul fronte normativo, in particolare sul tema della sicurezza, e sul fronte produttivo attraverso la necessità di cambiare le strategie di gestione e controllo delle persone agendo sul fronte culturale. Sono aspetti che richiedono tempo per essere consolidati ma la situazione di emergenza impone soluzioni rapide che preservino la produttività e tutelino i lavoratori.
Per questo il 23 Febbraio è stato emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” che consente ai dipendenti che risiedono nelle aree sottoposte a quarantena di lavorare in modalità ‘smart’ da casa, senza quindi doversi spostare.
Una decisione presa e ritenuta “di straordinaria necessità per l’urgenza di emanare disposizioni per contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, adottando misure di contrasto e contenimento alla diffusione del predetto virus”.
Il tema normativo è certo fondamentale, ma non è l’unico per le aziende che non utilizzano già abitualmente lo smart working e cioè per la maggior parte, soprattutto, delle piccole e medie imprese. E in effetti c’è un tema di base, per nulla scontato, che è quello della tecnologia.
Nel caso in cui i dipendenti non siano già abilitati al lavoro agile è necessario compiere un secondo passo: o ricorrere a Vpn attivabili in tempi rapidi, cioè piccoli software direttamente scaricabili su qualunque device proprio, oppure procedere con altri software applicativi, e cioè con piattaforme di condivisione dei dati (come Office 365, oppure Google suite o Microsoft team) che consentono in generale di condividere documenti, gestire e-mail, conference call a distanza, lavorare a quattro mani.
Siamo in una situazione che richiede a tutti un grande impegno, alle aziende di rendersi flessibili nel gestire attività e persone e ai lavoratori di essere responsabili e di sperimentare, come nel nostro caso, una nuova modalità di lavoro, con la speranza che l’adozione di queste politiche aziendali aiuti ad evitare o contenere il rischio di contagio e che questa situazione possa rientrare nel minor tempo possibile.
Fonte: BD Business Defence