PIL Italia: Moody’s rivede per il 2021 le stime al ribasso.
Moody’s ha aggiornato nelle ultime ore le sue stime rispetto al 2021 e ha anche rivisto il giudizio sull’Italia. Qual è dunque il verdetto per la crescita del Belpaese?
L’agenzia di rating stima un generale peggioramento delle economie europee nell’anno in corso, troppo legato ancora all’incertezza pandemica e dei piani vaccinali.
L’Italia stessa, a detta di Moody’s, crescerà meno: cosa ci si aspetta quindi su PIL 2021 e sull’effetto Draghi?
Un 2021 oscillante tra ripresa e pandemia fa dunque rivedere al ribasso le stime di crescita di Moody’s. In generale, come annunciato nel global macro outlook 2021, i Paesi del G-20 vedranno il rilancio nell’anno in corso, ma non in modo uniforme.
Questo significa, per l’agenzia di rating, che in generale le grandi economie mondiali avranno un rimbalzo in media del 5,3%.
L’agenzia di rating ha tagliato le stime di crescita per il 2021 anche per l’Eurozona e il Regno Unito rispetto l’ultimo aggiornamento di novembre. A pesare sono gli impatti della pandemia di Covid nel primo trimestre. Per Moody’s l’economia della zona euro crescerà del 3,7% e quella del Regno Unito del 4,7% nel 2021, dal 4,7% e 5,2% stimati in precedenza.
E l’Italia? Le stime sull’anno appena iniziato sono al ribasso: la nostra nazione crescerà solo del 3,7% (rispetto al 5,6% prospettato a novembre) ma andrà meglio nel 2022, con un + 4,1% (rispetto al 3,5% prospettato a novembre).
"Prevediamo che l’attività economica in queste economie accelererà nella seconda metà dell’anno - si spiega nel report - con le vaccinazioni che aiuteranno a tenere sotto controllo la pandemia e consentiranno una riduzione delle restrizioni". Per gli analisti di Moody’s, comunque, "gli effetti sulle singole imprese, settori e regioni continuano a essere disomogenei e la crisi del Covid-19 continuerà a rappresentare una sfida per le economie mondiali ben oltre il nostro orizzonte di previsione di due anni".
Moody’s ha invece spinto le previsioni di crescita per gli Stati Uniti al 4,7%, dal 4,2%. In rialzo anche le stime di crescita dei mercati emergenti (passate al 7% dal 6,1%), guidati da Cina, India e Messico.
Draghi promosso: svolta con Recovery Fund
Per gli strateghi di Moody’s, l’Italia potrà comunque contare sull’effetto stabilità di Draghi e su una maggiore garanzia di spese efficaci con i soldi del Recovery Fund.
La nota dell’agenzia ha sottolineato:
“Questi fondi potrebbero rafforzare le prospettive di crescita del Paese se diretti e utilizzati efficacemente per infrastrutture pubbliche e altre spese a favore della crescita. L’inaugurazione di un governo trasversale di larghe intese del primo ministro Mario Draghi aumenta la probabilità che ciò accada”.
Rimbalzo economico del 5,3% quest'anno stimato nelle scorse ore, da S&P, ipotizzando che la situazione sanitaria si normalizzi e che lo stimolo fiscale e monetario rimanga in atto. Se l'Italia - rileva il report è destinata a essere il maggior beneficiario del Next Generation Eu, utilizzasse efficacemente la sua quota del fondo, ciò potrebbe stimolare gli investimenti pubblici, che sono stati inferiori di circa il 30% rispetto a prima dell'ultima crisi finanziaria".
Fonte: Wall Street Italia