Made in Italy in forte ripresa: export cresce del 10,7% ad Aprile
Ad aprile 2024, il Made in Italy ha registrato una significativa ripresa, evidenziata da un aumento delle esportazioni del 10,7% su base annua e una crescita del 2,3% rispetto al mese precedente. Questo incremento è stato parzialmente attribuito alla presenza di due giornate lavorative in più rispetto all'anno precedente, ma anche al netto di questo fattore, il quadro economico rimane positivo. Questo risultato è significativo perché riflette non solo un miglioramento rispetto a un periodo di difficoltà, ma anche un rafforzamento strutturale dell'economia italiana. Nei primi quattro mesi del 2024, l'Italia ha esportato beni per un valore di quasi 208 miliardi di euro, portando il bilancio commerciale leggermente in positivo. Questo trend è indicativo di una ripresa più ampia, che sta beneficiando vari settori dell'economia italiana.
Dettagli sull'export di Aprile
La crescita delle esportazioni in valore è stata più pronunciata verso i mercati extra UE (+13,6%) rispetto a quelli UE (+8,2%). Questo indica una crescente diversificazione dei mercati di destinazione delle esportazioni italiane, con un'attenzione particolare ai mercati emergenti e non tradizionali. Al contrario, le importazioni hanno registrato una crescita tendenziale contenuta dell'1,4%, con un aumento del 2,5% in volume. Questo modesto incremento delle importazioni potrebbe riflettere una domanda interna stabile ma non particolarmente forte, o una strategia di contenimento delle importazioni per favorire la produzione interna.
Settori trainanti e mercati di destinazione
I settori che hanno maggiormente contribuito alla crescita tendenziale dell'export includono articoli farmaceutici, che hanno visto un incremento del 50,7%, e articoli sportivi e strumenti musicali, con un aumento del 53,6%. Anche i prodotti alimentari e bevande hanno registrato una crescita significativa del 19,3%, mentre i macchinari hanno visto un aumento dell'8,9%. Questi settori rappresentano alcuni dei punti di forza tradizionali dell'economia italiana, che è conosciuta per la qualità dei suoi prodotti farmaceutici, alimentari e di beni strumentali. Tuttavia, alcuni settori, come quello degli autoveicoli, hanno visto una diminuzione delle esportazioni del 15,6%, e i mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli, hanno registrato un calo del 5,7%. Questi dati suggeriscono una possibile ristrutturazione o una sfida in settori specifici, che potrebbero richiedere ulteriori investimenti o strategie di innovazione per recuperare terreno.
Il ruolo determinante della farmaceutica
Uno dei settori che ha avuto un ruolo cruciale in questa ripresa è stato quello farmaceutico. Ad aprile, le esportazioni farmaceutiche hanno raggiunto i 4,4 miliardi di euro, segnando un aumento di oltre il 50% rispetto all'anno precedente. Questo balzo è stato determinante nel complessivo miglioramento dell'export italiano, dimostrando come l'industria farmaceutica stia diventando sempre più importante per l'economia nazionale. La crescita del settore farmaceutico non solo ha contribuito significativamente al valore complessivo delle esportazioni, ma ha anche dimostrato la capacità dell'Italia di competere in un mercato globale altamente specializzato e competitivo. La robustezza di questo settore potrebbe essere attribuita a vari fattori, inclusa l'innovazione tecnologica, gli investimenti in ricerca e sviluppo, e una crescente domanda globale di prodotti farmaceutici di alta qualità.
Importazioni e saldo commerciale
Mentre le esportazioni continuavano a crescere, le importazioni hanno registrato una diminuzione su base mensile per tutti i raggruppamenti, tranne che per i beni di consumo. Tuttavia, su base annua, le importazioni sono comunque aumentate. La crescita tendenziale delle importazioni è stata frenata dai minori acquisti di materie prime energetiche, che rappresentano una parte significativa delle importazioni italiane. Questo calo può essere visto come un segnale positivo, poiché suggerisce una riduzione della dipendenza dell'Italia da risorse energetiche esterne, e potrebbe anche riflettere una maggiore efficienza energetica e una transizione verso fonti di energia più sostenibili. Nei primi quattro mesi del 2024, il saldo commerciale è positivo per 17,6 miliardi di euro, in netto miglioramento rispetto ai 1,5 miliardi dello stesso periodo del 2023. Questo significativo miglioramento del saldo commerciale indica una maggiore competitività delle esportazioni italiane e una gestione più efficiente delle importazioni.
Mercati Internazionali e contributi geografici
Su base annua, i paesi che hanno fornito i maggiori contributi all'aumento dell'export nazionale sono stati il Regno Unito (+42,3%), la Turchia (+70,6%), la Spagna (+12,7%), il Belgio (+20,2%), la Francia (+5,2%) e i paesi OPEC (+18,2%). Questi aumenti significativi indicano una forte domanda per i prodotti italiani in questi mercati. Al contrario, le esportazioni verso la Svizzera e l'Austria hanno registrato una flessione rispettivamente del 6,5% e dell'8,0%. Questi cali potrebbero essere dovuti a vari fattori, tra cui cambiamenti nelle politiche commerciali, variazioni della domanda interna di questi paesi o una maggiore concorrenza da altri fornitori. Nei primi quattro mesi del 2024, l'export risulta quasi stazionario in termini tendenziali (+0,3%), con i settori degli articoli sportivi e dei prodotti alimentari che continuano a sostenere le esportazioni nazionali. Tuttavia, alcuni settori come i metalli di base e gli articoli in pelle hanno fornito contributi negativi, suggerendo aree di debolezza che potrebbero richiedere interventi mirati.
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Fonte: Il Sole 24 Ore