Sotto il giogo del debito: l'ingannevole attrattiva del BNPL
Troppo spesso, ci si ritrova intrappolati in una vita sotto il giogo del debito, navigando in acque pericolose senza alcun timone. L'invitante prospettiva di ottenere immediatamente ciò che si desidera, pagando in comode rate senza interessi, può sembrare un'ancora di salvezza. Tuttavia, la realtà, come ha evidenziato la Banca d'Italia un anno fa, si dissolve rapidamente, rivelando un quadro ben più effimero.
Da nicchia a tendenza globale
Il fenomeno del "Buy Now, Pay Later" (BNPL), inizialmente relegato a una nicchia di mercato, ha subito una sorprendente espansione nel corso di un solo anno. Attualmente, uno su tre consumatori italiani lo utilizza in modo saltuario, secondo gli ultimi dati delle agenzie creditizie. Con l'avvicinarsi del frenetico periodo del Black Friday e delle festività natalizie, il rischio di cadere in una spirale di sovraindebitamento si fa sempre più concreto, tanto che Palazzo Koch mantiene una sorveglianza attenta su questa situazione dinamica.
Un'opzione ibrida con rischi nascosti
Ma cosa significa concretamente il BNPL? Non è un tradizionale finanziamento, poiché non richiede l'intermediazione di società finanziarie. È un ibrido finanziario concesso direttamente dal venditore. Un e-commerce può decidere di offrire questa opzione su una gamma di prodotti che spazia dall'abbigliamento alla cosmetica, dall'elettronica di consumo agli elettrodomestici. Le rate proposte sono generalmente prive di interessi, solitamente non superano le 5, e l'importo totale raramente supera i 2.000 euro. L'iter è apparentemente agevole: si effettua l'acquisto, si riceve il prodotto e si inizia a pagare la prima rata mensile. Ma, c'è una condizione sine qua non: occorre disporre dei fondi necessari sul conto corrente, altrimenti, a partire dalla seconda rata, ci si ritroverà in una situazione di morosità.
Numeri e attori principali
Il mercato globale del BNPL è esploso, raggiungendo i 23,22 miliardi di dollari nel 2022, e si prevede che crescerà fino a 122,19 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto del 22,0%. Si prevede che le transazioni globali Bnpl aumenteranno di quasi 450 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2026. Ciò significherebbe un’ulteriore accelerazione di quanto osservato tra il 2019 e il 2021, quando il metodo di pagamento alternativo è aumentato di quasi il 400%. Indipendentemente da ciò, il Bnpl ha raggiunto una quota di mercato globale di circa il 3% nel 2021, con otto dei 10 principali business di riferimento situati nell’Europa nordoccidentale. Tra i protagonisti spiccano Klarna (Svezia), Affirm (Stati Uniti), Afterpay (Australia), Quadpay/Zip (Stati Uniti), e nuovi attori bancari come Revolut e N26. In Italia, la tendenza è in aumento, con il 31% dei consumatori che sfrutta il BNPL in modo sporadico, secondo uno studio condotto da Kantar e Floa. Tuttavia, emergono preoccupazioni legate alla scarsa cultura finanziaria nel paese e alla complessità della vigilanza bancaria.
Incognite per il futuro: rischi, preoccupazioni e monito della Banca d'Italia
L'incertezza per il futuro è tangibile, con alcune aziende, come Klarna, che hanno annunciato tagli di personale a causa del previsto calo della spesa
dei consumatori, correlato a eventi globali come guerre e l'inflazione persistente. Il problema principale è che la facilità di accesso ai pagamenti senza interessi, senza controlli e replicabili su più mercati, sta attirando le famiglie a basso reddito, stimolando il consumo e creando un potenziale stress finanziario che potrebbe sfociare in una situazione difficile. La Banca d'Italia mette in guardia, sottolineando che la facilità di accesso al BNPL potrebbe portare a acquisti non completamente consapevoli e sostenibili, esponendo i consumatori al rischio di sovraindebitamento. Un circolo vizioso evidente già un anno fa, ma che ora, con il persistere delle incertezze economiche, si presenta come una tempesta imminente.
Nel caso di sovraindebitamento, un approccio tempestivo e professionale al recupero dei crediti è cruciale, in quanto mantenendo un equilibrio nel rapporto con il cliente inadempiente è possibile massimizzare le probabilità di successo e ottimizzare le tempistiche del recupero.
Il recupero dei crediti commerciali è essenziale per salvaguardare la stabilità finanziaria complessiva di un'azienda, prevenendo squilibri che potrebbero comprometterne la salute economica. Inoltre, contribuisce al mantenimento di una sana liquidità finanziaria, garantendo la flessibilità necessaria per affrontare le sfide del mercato. Un beneficio aggiuntivo è la prevenzione dell'accumulo di costi finanziari inutili, preservando le risorse economiche e massimizzando il rendimento degli investimenti. Questo processo fornisce un supporto significativo per lo sviluppo e la crescita dell'impresa, consentendo di disporre delle risorse finanziarie necessarie per investimenti strategici e nuove opportunità di business.
Media Credit Services si presenta come il partner ideale per la gestione e il recupero dei crediti commerciali. L'obiettivo principale è recuperare i crediti in modo efficiente, contenendo i costi associati e, al contempo, ripristinando la fiducia con il debitore. La priorità è sempre data a una risoluzione bonaria della controversia, e solo se strettamente necessario, si valuta l'opzione di intraprendere azioni legali.
Grazie al supporto della vasta gamma di Indagini Patrimoniali fornite da Business Defence, Media Credit Services è in grado di individuare con precisione il debitore e identificare i beni aggredibili. Questo approccio consente di raccogliere le informazioni necessarie per guidare al meglio le azioni di recupero, garantendo un processo mirato ed efficace.
Fonte: La Stampa